In Slovacchia il partito del filorusso Robert Fico vince le elezioni e annuncia lo stop agli aiuti all'Ucraina
In Slovacchia il partito del filorusso Robert Fico vince le elezioni annunciando lo stop agli aiuti all'Ucraina e alle sanzioni contro la Russia
I socialdemocratici nazionalisti di sinistra guidati dall’ex premier filorusso Robert Fico vincono le elezioni parlamentari in Slovacchia e promettono la fine degli aiuti militari all’Ucraina. Il partito Smer – sociálna demokracia (Direzione – Socialdemocrazia) ha avuto la meglio sui Progressisti slovacchi (Ps) di Michel Simecka, ottenendo il 24% contro il 18% della formazione centrista e liberarle di matrice europeista.
Le elezioni
L’ago della bilancia per la formazione del governo sarà il partito Hlas, arrivato terzo con il 15% dei voti, guidato dall’ex compagno di partito di Fico, Peter Pellegrini.
Anche lui ex primo ministro, sostituì per due anni Fico al governo dopo che l’ex premier fu costretto a dimettersi, travolto dalle proteste per l’assassino del giornalista investigativo Jan Kuciak, ucciso insieme alla fidanzata Martina Kušnírová nel 2018 mentre lavorava a un’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Slovacchia.
Il leader di Smer – sociálna demokracia, Robert Fico, durante la campagna elettorale
Lo stop delle armi a Kiev
Il leader filorusso Robert Fico era andato a votare nella giornata di sabato 30 settembre augurandosi che il “buon senso trionfi”, perché la Slovacchia “non sia gestita da dilettanti senza esperienza che ci trascinano in avventure, militari e con i migranti”.
Dall’inizio della guerra la Slovacchia ha donato all’Ucraina diversi armamenti, tra i quali missili antiarei S-300 di produzione sovietica, ma già in campagna elettorale Fico aveva dichiarato l’intenzione di fermare le forniture militari a Kiev e di opporsi alle sanzioni contro la Russia. Inoltre, elogiando l’Unione Sovietica per aver liberato le terre ceche e slovacche dalla Germania nazista alla fine della Seconda guerra mondiale, aveva affermato: “Ci hanno liberato, dovremmo mostrare un po’ di rispetto”. “Dobbiamo dire al mondo intero che la libertà viene dall’est, la guerra viene sempre dall’ovest” aveva aggiunto il leader populista.
A ‘Repubblica’ il vicepresidente di Smer-Sd, Lubos Blaha, ha spiegato che il nuovo governo disporrà “la fine delle armi slovacche in Ucraina”, nonostante questo possa portare alla sconfitta di Kiev: “Significa solo non proseguire la guerra” ha aggiunto Blaha, affermando inoltre che il suo partito al governo potrebbe impedirebbe l’ingresso di Kiev nella Nato, perché “scatenerebbe la Terza guerra mondiale”.
Le posizioni filorusse
La formazione del nuovo governo slovacco, membro dell’Ue e della Nato, rivelerà se la Slovacchia resterà sulla sua strada filo-occidentale o si avvicinerà alla Russia. L’affluenza al voto in questo Paese da 5,4 milioni di abitanti è stata del 68%, la più alta dal 2002.
La presidente slovacca Zuzana Caputova ha dichiarato che affiderà la formazione del prossimo governo al leader del partito vincitore, indipendentemente dalle sue “preferenze personali” come ex membro del Ps.