Ilaria Capua a 4 anni dalle accuse: "Perché ho lasciato l'Italia"
Ilaria Capua, virologa blasonata, ritorna sulle accuse che le furono rivolte 4 anni fa, spiegando perché lasciò l'Italia per affermarsi negli Usa
Il 5 luglio è una data particolare per Ilaria Capua, in quanto in tale giorno ricorre un anniversario importante per lei. “Sono passati quattro anni dal mio proscioglimento dall’accusa di procurata epidemia ed altri 11 reati penali”, ha scritto la virologa su Twitter. Le sue parole provengono dagli dagli Stati Uniti dove dirige l’One Health Center all’Università della Florida. E proprio la scelta di partire per gli States presa anni fa è figlia anche di quell’accusa. “Ho rischiato l’ergastolo. Per vergogna ed umiliazione ho lasciato l’Italia. Si erano sbagliati però. Non era vero”, conclude la studiosa sul social dei cinguettii.
Ilaria Capua, 54 anni, all’epoca dei fatti era già una delle scienziate più quotate d’Italia. Fu la prima ad avere isolato il virus H5N1 e nel 2006 a rendere pubblica la sequenza genica dell’aviaria.
Nel 2013, per lei, si aprono le porte della politica ed entra alla Camera dei deputati, con il partito di Mario Monti, tra le file di Scelta civica.
L’anno successivo scoppia una bufera: è il 2014 quando si ritrova indagata per corruzione, abuso d’ufficio e traffico illecito di virus in un’inchiesta della procura di Roma. Il sospetto è un suo coinvolgimento in un mercato illegale dietro i vaccini per la malattia della lingua blu e dell’influenza aviaria.
Lei urla la propria innocenza e la propria estraneità ai fatti. Tuttavia decide di lasciare il Parlamento e l’Italia, accentando una cattedra negli Usa così da poter proseguire la propria ricerca in terra americana.
Il 5 luglio del 2016 l’incubo finisce: l’inchiesta, che nel frattempo era stata trasferita da Roma a Verona, si conclude. Il giudice per l’udienza preliminare decide il “non luogo a procedere” e il pieno proscioglimento di Ilaria Capua e altri dodici indagati.