Il video della tartaruga presa a calci a Bari, contro di lei anche una sigaretta: Lav denuncia due ragazze
L'episodio a Bari: il video mostra la ragazza prendere a calci una tartaruga per spingerla in acqua, dopo averle lanciato una sigaretta. La denuncia
Due ragazze a Bari sono state denunciate dalla Lega anti vivisezione (Lav) dopo aver lanciato una sigaretta e dato calci a una tartaruga, riprendendo e condividendo il video sui social. L’associazione ha condannato l’atto violento, chiedendo una risposta legale più severa contro i maltrattamenti sugli animali.
- Il video della tartaruga presa a calci a Bari
- La denuncia della Lav
- I precedenti atti di crudeltà verso gli animali
Il video della tartaruga presa a calci a Bari
L’episodio è andato in scena nel parco “2 Giugno” di Bari, con protagoniste due ragazze responsabili di un atto di crudeltà nei confronti di un gruppo di rettili.
Nel video si vede una di loro nell’atto di lanciare una sigaretta su una tartaruga e poi ha cominciato a darle calci, spingendo anche le altre in acqua.
L’altra ragazza riprendeva la scena e, successivamente, ha condiviso il video sui social, accompagnandolo con commenti macabri e ironici.
La denuncia della Lav
Le immagini hanno suscitato comprensibile indignazione, e la Lega anti vivisezione (Lav), che ha aperto uno sportello di supporto contro i maltrattamenti sugli animali a Bari qualche mese fa, ha deciso di intervenire, denunciando le due giovani alle forze dell’ordine.
L’associazione ha sottolineato la gravità dell’episodio, ricordando che non si tratta di una “ragazzata”, ma di un atteggiamento violento, pericoloso e piuttosto diffuso.
Un caso che si inserisce infatti in un contesto più ampio di maltrattamenti animali che stanno emergendo nella Regione, secondo Lav, che sollecita da tempo l’approvazione di leggi più severe contro tali atti.
I precedenti atti di crudeltà verso gli animali
“Il gatto Grey gettato in una fontana gelata e poi morto sempre nel Barese, la capretta di Anagni presa a calci in un agriturismo e poi morta e ora queste tartarughe: non si può e non si deve parlare di bravata” ha sostenuto Annarita D’Errico, responsabile nazionale degli sportelli Lav dedicati al contrasto delle violenze contro gli animali.
Risale allo scorso novembre l’approvazione alla Camera di una legge che modifica le normative sui reati contro gli animali, ma la Lega anti vivisezione ha sollevato delle critiche.
In particolare, l’associazione ritiene che l’aumento delle pene sia troppo tenue e non risolva il problema dei maltrattamenti. Nel commentare l’episodio di Bari, la Lav ha chiesto quindi ai senatori di apportare modifiche per rendere la legge più efficace nel proteggere gli animali e garantire punizioni adeguate per casi simili.
