,,

Il video dei genitori sulla ferrata nelle Dolomiti col bimbo di pochi mesi in braccio e senza attrezzatura

Dolomiti, il video dei genitori con il braccio il bimbo senza attrezzatura adeguata sulla ferrata Bepi Zac

Pubblicato:

Dolomiti: sta facendo discutere parecchio sui social il video in cui si vedono due genitori che, sprovvisti di attrezzatura e con il braccio il loro bimbo, affrontano la via ferrata Bepi Zac, in Trentino.

Dolomiti, il video dei genitori senza attrezzatura e con in braccio il bimbo sulla ferrata Bepi Zac

Guardando il filmato, diffuso dal giornale online Dolomiti, si capisce immediatamente che gli escursionisti sono privi di qualunque protezione: dai moschettoni al caschetto.

Fortunatamente non è accaduto niente di grave, ma ciò non toglie che quando si decide di andare in montagna ci si deve attrezzare nel modo corretto.

Dolomiti, il video dei genitori con il braccio il bimbo senza attrezzatura adeguata sulla ferrata Bepi ZacFonte foto: ANSA
Un frame del video

Presidente del Soccorso Alpino trentino: “Si sottovaluta il rischio”

“C’è sempre di più, purtroppo, un atteggiamento a sottovalutare il rischio“, ha commentato alla testata Dolomiti Walter Cainelli, presidente del Soccorso Alpino trentino.

“Ribadiamo però – ha ammonito Cainelli – ancora una volta l’importanza a valutare bene un’attività: consultare le previsioni meteo, avere l’attrezzatura per far fronte a un imprevisto e capire il livello di preparazione: non si deve avere paura o provare vergogna a rinunciare e tornare indietro, si tratta di semplice buon senso”.

Il presidente del Soccorso Alpino trentino ha anche evidenziato che a volte capita che a causa della superficialità di alcune persone si devono attivare i volontari, come le unità del soccorso alpino, che lasciano il lavoro o la famiglia per rispondere alle chiamate del Numero unico delle emergenze.

Cainelli: “L’incolumità di un operatore è sempre prioritaria”

“Naturalmente – ha proseguito Cainelli – siamo addestrati e formati per mantenere alta la concentrazione perché c’è la consapevolezza che ogni intervento, anche quello che sembra più semplice, è delicato”.

E ancora: “L’incolumità di un operatore è sempre prioritaria. Interventi non urgenti richiedono comunque attenzione e concentrazione, ma soprattutto possono rallentare altre operazioni. Se una squadra deve raggiungere alcune persone illese ma bloccate per aver preparato male l’escursione, non può essere allertata per quei soccorsi dove ogni secondo può essere decisivo“.

“Inoltre si ‘perde’ momentaneamente un mezzo con la necessità di attivare le stazioni vicine. Insomma, cambia l’intera organizzazione ma c’è una modifica anche sulle tempistiche”, ha concluso Cainelli.

video-genitori-ferrata-dolomiti-bimbo-in-braccio Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,