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Il ruolo di don Vergari nella scomparsa di Emanuela Orlandi: chi è l'ex rettore di Sant'Apollinare

Qual è il collegamento tra la figura di Pietro Vergari e la scomparsa di Emanuela Orlandi? Dalla sepoltura di De Pedis a Sant'Apollinare alle indagini

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Intorno al nome di Emanuela Orlandi gravitano tanti nomi, soprattutto importanti. Non solo Enrico De PedisSabrina Minardi e le più alte cariche del Vaticano: quello di don Pietro Vergari è ritornato alla ribalta dopo l’audizione davanti alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta nella quale l’ex rettore della basilica di Sant’Apollinare non solo ha negato di conoscere la cittadina vaticana scomparsa nel 1983, ma ha descritto il boss De Pedis come un “uomo buono”.

Il ruolo di don Vergari

Va detto da subito che il ruolo di monsignor Vergari nella vicenda Orlandi non è definito. Ciò che si sa è già noto alle cronache e messo nero su bianco dalla Procura di Roma: sì, perché il suo nome comparve tra gli indagati dell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Gianfranco Capaldo e dal sostituto Simona Maisto per il reato di sequestro di persona.

Il nome di don Vergari, inoltre, è legato allo scandalo della presenza dei resti di Enrico “Renatino” de Pedis nei sotterranei della basilica di Sant’Apollinare: fu proprio Vergari, infatti, su richiesta della moglie di “Renatino”, a chiedere la tumulazione della salma del boss.

emanuela orlandi don vergariFonte foto: ANSA
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, da più di 40 anni lotta per arrivare alla verità sulla scomparsa della sorella. A Chi l’ha visto? commenta alcune rivelazioni inedite fornite da don Pietro Vergari di fronte alla Commissione Parlamentare d’inchiesta

Non è tutto: dalle indagini risulta che don Pietro Vergari avrebbe conosciuto Enrico De Pedis mentre quest’ultimo si trovava al carcere di Regina Coeli. Fu proprio il monsignore, inoltre, a officiare il matrimonio tra “Renatino” e Carla di Giovanni, che – come già detto – dopo la morte del marito chiese a Vergari di trasferire le sue spoglie dal cimitero del Verano ai sotterranei della basilica di Sant’Apollinare.

In tutto questo, cosa c’entra la scomparsa di Emanuela Orlandi? La bomba (mediatica) scoppiò nel 2005, quando una telefonata anonima arrivata alla redazione di Chi l’ha visto? segnalò la sepoltura di “Renatino” a Sant’Apollinare “per trovare la soluzione del caso” della scomparsa di Emanuela Orlandi. Fino ad oggi il collegamento tra la Banda della Magliana e il caso Orlandi non ha trovato conferme.

Le parole su Enrico De Pedis ed Emanuela Orlandi in commissione

Oggi don Pietro Vergari ha 88 anni. Il 9 gennaio l’ex rettore della basilica di Sant’Apollinare è stato ascoltato dai commissari dell’inchiesta bicamerale sui casi Orlandi-Gregori.

Davanti alla commissione Vergari ha descritto Enrico De Pedis come un uomo “di carattere molto gentile e molto buono, era devoto alla chiesa di Sant’Apollinare, portava spesso fiori”, mentre su Emanuela Orlandi si è limitato a dire: “Mai vista”.

Suor Dolores

Nel 1983 suor Dolores era la direttrice della scuola di musica Tommaso Ludovico Da Victoria, la stessa frequentata da Emanuela Orlandi fino al giorno della scomparsa, il 22 giugno. In un post pubblicato sui social il 9 gennaio il giornalista Gianluigi Nuzzi ha commentato le dichiarazioni rilasciate da Vergari davanti alla commissione.

Nel suo commento il conduttore di Quarto Grado aggiunge: “E suor Dolores che non voleva che le ragazze della scuola di Emanuela entrassero in contatto con lui?”. Maggiori dettagli potrebbero emergere il 15 gennaio, nel corso della puntata di Chi l’ha visto? in cui sarà presente anche Pietro Orlandi.

emanuela-orlandi-vergari-scomparsa Fonte foto: ANSA
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