Il piano di Meloni per riavvicinare Zelensky e Trump dopo lo scontro, la chiamata per riallacciare i rapporti
La premier Giorgia Meloni cerca di organizzare un incontro Trump-Zelensky per ricucire il profondo strappo avvenuto alla Casa Bianca
L’incontro-scontro senza precedenti alla Casa Bianca fra Zelensky e Trump mette in difficoltà Giorgia Meloni, che ha ottimi rapporti con entrambi. La premier sta tessendo la tela della diplomazia per cercare di ricucire lo strappo fra l’amico ucraino e l’alleato americano. L’incontro fatidico dovrebbe tenersi a ridosso del Consiglio europeo straordinario in programma per giovedì 6 marzo.
- Giorgia Meloni cerca la mediazione Trump-Zelensky
- Meloni sta con gli Usa o con l'Ue?
- I rapporti Meloni-Salvini
Giorgia Meloni cerca la mediazione Trump-Zelensky
L’incontro a Londra è stato organizzato dal premier britannico Keir Starmer, per discutere della situazione in Ucraina.
Poco prima o poco dopo, Meloni intende organizzare un tavolo comune, al quale far sedere Trump e Zelensky per riallacciare il rapporto che ha toccato il suo punto più basso. L’incontro dovrebbe tenersi alla presenza della Nato.
Fonte foto: ANSA
Zelensky alla Casa Bianca a colloquio con Donald Trump e il vicepresidente J. D. Vance
Intanto, la premier italiana ha sentito telefonicamente Trump per anticipargli la sua posizione in vista del vertice europeo di giorno 6.
Dopo lo scontro Trump-Zelensky, i leader europei hanno espresso solidarietà all’Ucraina, mentre Meloni ha scelto una posizione prudente per mantenere buoni rapporti con entrambi.
Meloni aveva tenuto il punto durante la convention dei Repubblicani a Washington del 22 febbraio: collegandosi in teleconferenza, la premier aveva elogiato Trump, ma aveva anche solidarizzato con l’Ucraina definendola vittima dell’aggressione russa. Non molto tempo prima, Trump aveva definito l’Ucraina unica responsabile della guerra e Zelensky un “dittatore” con appena “il 4% dei consensi”.
Meloni sta con gli Usa o con l’Ue?
Per Meloni, la distensione dei rapporti Trump-Zelensky è di importanza capitale, dal momento che la premier italiana sarà presto chiamata a fare una scelta: stare con gli Usa che pretendono la resa di Kiev e considerano il prosieguo della guerra piena responsabilità di Zelensky, oppure stare con l’Unione europea che considera Mosca l’unico aggressore? Tertium non datur.
Macron, intanto, è fermo nello spingere per un maggiore impegno europeo. Già l’anno scorso il presidente francese aveva ventilato l’ipotesi di inviare truppe di terra in Ucraina.
Meloni è contraria all’idea dell’invio di un contingente europeo. All’interno della maggioranza, la Lega rifiuta l’idea di inviare truppe italiane in Ucraina e critica Bruxelles per i suoi toni considerati “bellicistici”, mentre Forza Italia invita alla prudenza e alla moderazione.
I rapporti Meloni-Salvini
Oltre a dover decidere dove posizionarsi fra gli estremi rappresentati dalle posizioni Usa e Ue, Giorgia Meloni deve inoltre tenere a bada l’alleato leghista Matteo Salvini, che sogna di scalzarla per accreditarsi come interlocutore italiano privilegiato di Donald Trump.
