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Il padre di Giulia Cecchettin dopo il ritrovamento del corpo: "L'amore vero non picchia, non urla, non uccide"

Parole di dolore affidate ai social. Gino Cecchettin, il padre della 22enne, scrive su Facebook i suoi pensieri dopo il ritrovamento della figlia

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La speranza di ritrovare viva sua figlia Giulia ha accompagnato fino all’ultimo istante il padre della 22enne che ieri, sabato 18 novembre, è stata ritrovata morta nei pressi del lago Barcis, vicino Pordenone. Un corpo martoriato dalle coltellate che, secondo gli inquirenti, le sarebbero state inferte alla testa e al collo dal suo aggressore. Adesso è il momento del dolore. “L’amore vero non umilia, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore”, ha scritto il padre di Giulia sul suo profilo Facebook: “L’amore vero non picchia, non urla, non uccide“.

Il messaggio sui social: “Amore mio, mi manchi già tantissimo”

Non si contano i messaggi di solidarietà e vicinanza che si susseguono sotto i post di Gino Cecchettin, il padre della 22enne uccisa e lasciata cadere lungo un dirupo per 50 metri, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti.

Amore mio, mi manchi già tantissimo, abbraccia la mamma e dalle un bacio da parte mia”, ha scritto il padre di Giulia sul suo profilo Facebook accompagnando il messaggio con una foto della figlia sorridente.

Come atto di vicinanza alla famiglia di Giulia, il sindaco di Vigonovo Luca Martello ha organizzato una fiaccolata in memoria della 22enne.

L’annuncio è arrivato ieri sera, dopo che il primo cittadino ha fatto visita ai familiari della ragazza. L’evento è programmato alle 19 di domenica 19 novembre.

Il padre di Giulia: “Non te ne fai una ragione, ma devo essere forte”

È il momento del dolore si diceva, ma anche della riflessione collettiva che l’ennesimo caso di femminicidio ci impone di intraprendere.

“Il dolore è tanto, inimmaginabile, atroce”, ha detto al quotidiano ‘La Repubblica‘ il padre di Giulia Cecchettin. “Una parte di me che se ne va”, ha aggiunto ricordando Giulia: “Una vita davanti spezzata, senza un motivo logico”.

“Posso capire una malattia, un incidente, ma questo è il modo più inconcepibile”, ha spiegato Gino Cecchettin: “Non te ne fai una ragione. Ma devo essere forte, per gli altri ragazzi, Elena e Davide“.

Il suo pensiero adesso è anche per gli altri due figli: “Devono, dobbiamo ripartire. Erano tre fratelli unitissimi”.

“Sono vicino ai genitori di Filippo, anche loro stanno vivendo un dramma”

Secondo una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti emerge che Giulia Cecchettin sarebbe stata colpita da numerose coltellate alla testa e al collo.

Le ferite da taglio rinvenute sulle mani, inoltre, suggerirebbero che la 22enne abbia cercato di difendersi senza riuscirci.

Dopo l’aggressione, l’ipotesi è che l’ex fidanzato Filippo Turetta avrebbe adagiato il corpo di Giulia sul bordo della strada per poi farlo rotolare lungo un dirupo di 50 metri fino al canalone a ridosso del lago di Barcis, dove è stato ritrovato il cadavere.

“Sono andato lì, sul luogo del ritrovamento – ha raccontato a ‘La Repubblica‘ il padre della vittima – Ma c’erano ancora i medici per i rilievi e non l’ho vista”.

Nelle parole affidate al quotidiano, anche un messaggio per i genitori di Filippo Turetta: “Ringrazio i genitori, anche loro stanno vivendo un dramma e quindi sono vicino anche a loro. Certo, io pensavo a Giulia, volevo il suo ritorno. Per me è finita qui”, ha detto Gino Cecchettin.

giulia-cecchettin-morta Fonte foto: ANSA
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