Il consigliere Valdegamberi contro Elena Cecchettin, la raccolta firme per chiedere le dimissioni: "Dittatura"
Due petizioni chiedono a Luca Zaia le dimissioni per Stefano Valdegamberi dopo le affermazioni su Elena Cecchettin: la sua reazione
Quella di Stefano Valdegamberi con Elena Cecchettin è ormai una battaglia. Dopo le accuse di satanismo diffuse via social dal consigliere regionale del Veneto contro la sorella della povera Giulia Cecchettin, due petizioni chiedono le sue dimissioni. La sua reazione, ovviamente, non si è lasciata attendere.
- Due petizioni contro Valdegamberi: "Dimissioni"
- La reazione del consigliere: "Dittatura"
- Cosa aveva detto contro Elena Cecchettin
Due petizioni contro Valdegamberi: “Dimissioni”
Non una, ma ben due petizioni chiedono le dimissioni di Stefano Valdegamberi.
Destinatario è il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, e nonostante gli autori siano ben consapevoli che il Presidente non abbia facoltà giuridica per allontanare il consigliere, chiedono che sia egli stesso a far valere la sua autorità per invitare Valdegamberi a ritirare quelle accuse infondate.
Elena Cecchettin e il padre Gino durante la fiaccolata in onore di Giulia, uccisa da Filippo Turetta l’11 novembre a Fossò
Due petizioni, quindi, una delle quali chiusa in meno di un mese con quasi 4 mila sottoscrizioni e organizzata da Europa Verde Veneto.
La seconda è stata lanciata da Coalizione Civica per Treviso e ha già raggiunto quasi 17 mila firme. “Chiediamo a Zaia di usare la sua innegabile leadership per chiedere al consigliere Valdegamberi quelle dimissioni che migliaia di cittadini vogliono”, questo il messaggio che la lista invia sia al presidente Zaia che al presidente regionale del consiglio Roberto Ciambetti.
La reazione del consigliere: “Dittatura”
Stefano Valdegamberi non sembra intenzionato a fare un passo indietro nonostante il fitto coro di proteste che lo ha investito.
Attraverso una nota, piuttosto, il consigliere parla di “dittatura“. Le sue parole: “Ricordo che l’unica cultura patriarcale è di chi non accetta la critica e il pensiero degli altri e vuole imporre il proprio come fosse una verità assoluta“.
Ancora: “La dittatura del pensiero unico imposto con la violenza a reti unificate: questo dobbiamo combattere, ribellandoci pacificamente”.
Cosa aveva detto contro Elena Cecchettin
Durante una puntata di ‘Dritto e rovescio’, Elena Cecchettin era comparsa con una maglietta del magazine ‘Thrasher’ dedicato agli appassionati di skateboard che Stefano Valdegamberi aveva inteso come un riferimento al satanismo, e aveva esposto il suo pensiero sui social.
Ancora, il consigliere regionale aveva accusato la sorella di Giulia Cecchetti di “recitare una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito”.
Al suo post erano seguite tante reazioni a catena contro Elena Cecchettin, che aveva poi deciso di querelare Valdegamberi, che ancora oggi si dichiara in buona fede e lamenta l’esistenza di un pensiero unico che vuole condannarlo.