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Il caso di suor Anna Donelli raccontato da Roberto Saviano: "La regione più mafiosa d'Italia è la Lombardia"

Roberto Saviano parla dell'inchiesta della Dda di Brescia sugli affari della 'ndrangheta in Lombardia e del caso di suor Anna Donelli

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L’inchiesta della Dda di Brescia sugli affari della ‘ndrangheta in Lombardia ha portato a 25 arresti, tra cui una religiosa, suor Anna Donelli. Secondo Roberto Saviano l’indagine dimostra come la Lombardia sia diventata la “regione più mafiosa” d’Italia, dove le organizzazioni mafiose concentrano i loro interessi economici e finanziari.

Saviano: Lombardia “regione più mafiosa d’Italia”

In un articolo del Corriere della Sera di venerdì 6 dicembre Roberto Saviano parla della recente operazione delle forze dell’ordine contro un presunto gruppo criminale legato alla ‘ndrangheta in cui sono state arrestate 25 persone, tra cui due politici locali e una suora, Anna Donelli.

Secondo lo scrittore, da anni sotto scorta per le minacce della camorra, l’inchiesta della procura di Brescia dimostra come la Lombardia sia diventata il centro degli affari criminali delle organizzazioni mafiose italiane, “la regione più mafiosa del Paese”.

Roberto SavianoFonte foto: ANSA

“Il Sud conserva un asset militare”, spiega Saviano, ma il centro del sistema economico e finanziario delle consorterie mafiose è ormai da tempo nel Nord Italia, e in Lombardia in particolare.

L’inchiesta sulla ‘ndrangheta raccontata da Roberto Saviano

Dall’indagine emerge come gli imprenditori locali in crisi si rivolgano alla ‘ndrangheta “per ottenere liquidità che le banche non danno più”.

Le ‘ndrine, spiega Saviano, sfruttano poi questi legami per allacciare rapporti con politici locali, per “costruire una classe politica alleata“.

Al centro dell’inchiesta bresciana ci sono gli affari e le relazioni della famiglia Tripodi: radici in Calabria, centro d’affari a Brescia.

Secondo quanto ricostruito dalla Dda, uno degli arrestati, Mauro Galeazzi, ex assessore comunale in quota Lega di Castel Mella (Brescia), si sarebbe rivolto al boss Stefano Tripodi per chiedere aiuto, non avendo liquidità per poter aprire cantieri in cui ha già degli incarichi.

Il boss gli suggerisce di avvicinarsi a “uno dei nostri”, il medico Giovanni Acri, ex consigliere comunale a Brescia in quota FdI. “Se tu ti strofini con lui un pochettino, mangiate la stessa politica, ti presento io”, dice Tripodi in una conversazione intercettata.

Una espressione particolare, secondo Saviano strofinarsi significa “frequentare, non per forza allearsi o diventare sodali”.

Il caso di suor Anna Donelli

Roberto Saviano parla anche di un’altra delle persone arrestate e coinvolte nell’inchiesta, suor Anna Donelli.

Secondo l’accusa, la religiosa veniva usata da Tripodi per portare messaggi ai sodali nelle carceri di Milano e Brescia. Ma non solo, suor Anna avrebbe avuto anche il compito di assistere e monitorare i detenuti, per capire se qualcuno pensasse di tradire.

Secondo Saviano le relazioni tra suor Anna Donelli e la famiglia Tripodi sono ancora da chiarire, perché in alcuni casi sembra manipolata dal clan ‘ndranghetista, mentre in altri sembra ben consapevole e “volontariamente complice”.

suor-anna-donelli-roberto-saviano Fonte foto: ANSA/Facebook Anna Donelli
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