Il caso dell'anziana morta dopo la maxi-bolletta in Parlamento: la famiglia minaccia querele, oggi i funerali
Donna muore dopo maxi bolletta Iren di 15.339 euro. La famiglia solleva dubbi sulle cause del decesso e minaccia querele
È una tragedia capace di scuotere fortemente l’opinione pubblica la fine di Nonna Caterina, la donna anziana di 88 anni morta in seguito a un malore sofferto dopo aver ricevuto una salatissima bolletta dell’acqua. Il gruppo Iren, al quale la donna faceva riferimento per l’utenza idrica, le aveva recapitato una fattura errata da ben 15.339 euro, un problema attribuito a una “svista” di lettura del contatore. La famiglia della vittima ora però solleva dubbi, alimentati da transazioni bancarie annullate e incongruenze nei consumi idrici, minacciando possibili azioni legali.
Chi è la donna anziana morta per una bolletta
Caterina Giovinazzo, residente a Camporosso in provincia di Imperia, è scomparsa la vigilia di Natale dopo aver ricevuto una bolletta dal gruppo Iren, a cui si affidava per l’approvvigionamento idrico.
Il documento, di cifra spropositata, ha sconvolto la donna e la sua famiglia, che ha scoperto successivamente un pagamento parziale di oltre 4000 euro effettuato in automatico dalla Banca di Caraglio, che è stato in seguito annullato.
L’episodio è avvenuto a Camporosso, in provincia di Imperia
La famiglia vuole risposte
Questo aspetto ha sollevato domande sulla gestione delle bollette e ha portato la famiglia a considerare azioni legali per accertare la verità. In particolare sono i figli Gianni, Carlo e Luigi, insieme a nuore, nipoti e parenti, a esigere chiarezza sulle circostanze della morte di Caterina, soprattutto dopo aver constatato discrepanze nei consumi idrici riportati nelle bollette precedenti.
L’azienda Iren ha ammesso l’errore nella fatturazione, sostenendo che la cifra elevata era basata su una foto-lettura non corretta del contatore. Il reale consumo dell’anziana risultava essere di soli 55 euro, perfettamente in linea con gli importi delle bollette precedenti, delle quali la più alta segnava 65 euro.
Tuttavia, la famiglia di Caterina continua a sollevare interrogativi sulla gestione dell’intera vicenda e non esclude l’intervento di un legale, ora che il malore subito dalla 88enne alla vista della bolletta le è costato addirittura la vita. Giovedì 28 dicembre la data dei funerali, alle 10,30 presso la chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista a Camporosso.
Le reazioni della politica
Le reazioni della politica alla vicenda non si sono fatte attendere. La senatrice Raffaella Paita ha annunciato un’interrogazione in Senato, evidenziando la necessità di prestare maggiore attenzione alle società multi-servizi e ai potenziali errori nelle bollette.
Il deputato Angelo Bonelli ha definito la situazione come “una vergogna”, chiedendo chiarimenti al governo e sottolineando il dovere delle multiutility di verificare accuratamente le fatturazioni per evitare conseguenze gravi.
Nel frattempo, Assoutenti ha espresso profondo cordoglio per la famiglia di Caterina, sottolineando la gravità del caso e richiedendo un immediato controllo sulle anomalie nelle bollette. L’associazione ha evidenziato la necessità di sottrarre all’intelligenza artificiale la gestione di tali problematiche, esortando a un intervento urgente da parte delle autorità competenti.