Anziana riceve una bolletta (sbagliata) da 15 mila euro a Imperia: ha un malore e finisce in rianimazione
Un'anziana è in condizioni critiche in ospedale: si è sentita male quando ha ricevuto una bolletta dell'acqua da 15 mila euro
Una bolletta “da infarto”, e purtroppo non è un modo di dire. Una donna di 88 anni di Camporosso (Imperia) sta lottando tra la vita e la morte in rianimazione in ospedale a Sanremo dopo aver accusato un malore. L’anziana si è sentita male dopo aver ricevuto, per errore, una bolletta dell’acqua da 15 mila euro.
- Anziana di Camporosso in rianimazione
- La bolletta dell'acqua da 15 mila euro
- L'errore nella bolletta
Anziana di Camporosso in rianimazione
A raccontare la vicenda, avvenuta alcuni giorni fa a Camporosso, in provincia di Imperia, è Il Secolo XIX. L’anziana, invalida, si è sentita male dopo aver scoperto di aver ricevuto una bolletta dell’acqua da 15.339 euro e di aver già pagato una prima quota del debito – oltre 7 mila euro – tramite la banca incaricata di coprire le sue spese.
L’88enne è stata soccorsa e trasportata in ambulanza in codice rosso all’ospedale Borea di Sanremo, dove si trova ricoverata nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni sono critiche.
Il fatto è avvenuto a Camporosso, in provincia di Imperia
La bolletta dell’acqua da 15 mila euro
La donna ha accusato un malore dopo aver ricevuto da Iren, l’operatore che gestisce la rete idrica nel ponente imperiese, una bolletta da 15.339 euro. Secondo il racconto dei parenti, la bolletta, relativa al periodo agosto-ottobre, è arrivata alla banca il 14 novembre ed è stata pagata in automatico.
È stata la nuora a leggere all’anziana i dati della maxi bolletta. Subito dopo l’88enne ha accusato un malore.
L’errore nella bolletta
A rendersi conto che la maxi bolletta era sbagliata sono stati i figli della donna, che temono che un clamoroso errore possa costare la vita della madre.
Spulciando tra le bollette precedenti, hanno constatato che il consumo massimo dell’abitazione era di una manciata di metri cubi, per i quali erano stati pagati al massimo 65 euro.
Nella bolletta contestata invece si indica che l’anziana avrebbe consumato dal 21 febbraio al 31 ottobre 4.182 metri cubi d’acqua.
I familiari si sono presentati negli uffici della società e confrontando i dati è emerso che quanto rilevato in bolletta non corrispondeva a quanto riportato in fattura. L’importo sarebbe frutto quindi di un banale errore.
“Prenderemo subito contatti con la famiglia per verificare le motivazioni che hanno prodotto tale ammontare. Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto alla signora. Nel caso si dimostri che l’errore sia dovuto a noi non verserà proprio nulla. Cercheremo di comprendere come si è giunti a questa situazione”, ha fatto sapere la società idrica. I familiari della donna stanno valutando di rivolgersi a un legale.