I 157 cetacei spiaggiati in Tasmania non sono delfini ma pseudorche: veterinari costretti all'eutanasia
Le 157 pseudorche spiaggiate nella cost nord occidentale della Tasmania verranno abbattute, l'esperto: "Mai visto niente del genere in 16 anni"
In Tasmania si sta consumando una tragedia nella tragedia. Le 157 pseudorche spiaggiate vicino ad Arthur River, lungo la costa nord occidentale, dovranno ricevere l’eutanasia. È la drammatica decisione presa dai veterinari, una scelta dovuta all’impossibilità di trasportare le attrezzature necessarie alla rimessa in mare con adeguati mezzi. Gli esperti hanno fatto un tentativo con due esemplari, ma i cetacei non sono riusciti a riprendere il largo.
Cosa sta succedendo in Tasmania
157 pseudorche dovranno essere abbattute. Lo hanno deciso i veterinari intervenuti sulla spiaggia di Arthur River, sulla costa nord occidentale, sulla quale da martedì 18 febbraio sono comparsi i cetacei.
Secondo il biologo Kris Carlyon si tratterebbe del “luogo più difficile che abbia mai visto in 16 anni di lavoro in Tasmania”. La posizione della spiaggia, infatti, renderebbe impossibile il trasporto delle attrezzature utili a sollevare e riportare in mare i cetacei, ciascuno dei quali arriva a pesare circa tre tonnellate.
Fonte foto: ANSA
Nello specifico i 157 cetacei intrappolati manifestano sintomi da stress e disorientamento. Alcuni di essi sono semi-sepolti dalla sabbia, altri sono posizionati nelle acque basse della riva accanto agli scogli.
In più, da circa 24 ore le pseudorche sono esposte a tutti gli agenti atmosferici che stanno compromettendo la loro sopravvivenza.
La scelta dell’eutanasia
Con la scelta dell’eutanasia i veterinari intendono alleviare le sofferenze dei cetacei spiaggiati. Come anticipato, e come riporta Il Post, gli esperti hanno già effettuato due tentativi con due degli animali presenti sulla battigia, ma a causa delle onde alte le due pseudorche sono tornate indietro, spiaggiandosi nuovamente.
Per il biologo Carlyon “la soppressione di un animale di queste dimensioni non è un’operazione semplice”. Oltre alle difficoltà dovute alle dimensioni subentra la decisione dello smaltimento delle carcasse. In ogni caso è stato stabilito che l’abbattimento verrà effettuato con armi da fuoco.
Come riporta il Guardian, il dipartimento di Tutela dell’Ambiente della Tasmania ha ricordato che le pseudorche sono specie protette anche dopo la morte, per questo non si esclude la possibilità di lasciarle sulla spiaggia e fare in modo che la natura faccia il suo corso.
I fatti
Il dramma è iniziato nella serata di martedì 18 febbraio, quando un passante ha notato la presenza dei cetacei (pseudorca crassidens) sulla battigia e ha dato l’allarme. L’indomani mattina, mercoledì 19 febbraio, dei 157 esemplari solamente 90 erano ancora in vita.
Sul posto sono prontamente intervenuti i veterinari e la popolazione è stata invitata a tenersi lontana dalla spiaggia con il consiglio di non avvicinarsi ai cetacei anche dopo il loro abbattimento, visto che i loro cadaveri possono essere spostati dalla marea.
Nel 2024 in Australia, presso Geographe Bay, più di 160 balene erano rimaste bloccate sulla spiaggia. 29 di essere erano morte poco dopo. In quel caso i soccorritori erano riusciti a rimettere in mare gli esemplari sopravvissuti.
