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Greta Spreafico scomparsa due anni fa a Porto Tolle vicino Rovigo, un indagato per omicidio: caso riaperto

Ci sarebbe un indagato sul caso di Greta Spreafico, la cantante scomparsa a Porto Tolle (Rovigo) nel 2022: inchiesta aperta sull'ipotesi di omicidio

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Greta Spreafico, la cantante comasca sparita nel nulla nel giugno del 2022 a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, sarebbe stata uccisa. A distanza di due anni, la procura veneta avrebbe aperto un fascicolo per il reato di omicidio e occultamento di cadavere sul caso dell’allora 53enne di Erba. Secondo quanto riportato dal Repubblica, nel registro sarebbe stato iscritto un indagato, sul quale gli inquirenti stanno però mantenendo il massimo riserbo.

La scomparsa a Porto Tolle

I familiari di Greta Spreafico hanno perse le tracce della donna dalla notte tra il 3 e il 4 giugno del 2022, quando la cantante si trovava a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, per vendere un appartamento ereditato dal nonno.

L’allora 53enne non si era presentata all’appuntamento dal notaio per l’atto di compravendita fissato il 6 giugno e il compagno Gabriele Lietti aveva dato l’allarme. Il cellulare della donna era stato trovato sul tavolo della cucina della casa in vendita.

Le indagini della procura di Rovigo

Le prime indagini erano state incentrate su Andrea Tosi, giardiniere di Adria e residente a Porto Tolle che la donna aveva conosciuto su Facebook grazie alla comune passione per il rock, e che è stato l’ultima persona a vedere Greta Spreafico nella serata del 3 giugno, quando avevano trascorso la serata insieme in giro per locali.

La pista delle presunte responsabilità del 58enne era stata abbandonata con l’archiviazione chiesta dalla procura nell’ottobre 2023 e la stessa famiglia non sarebbe mai stata convinta di un coinvolgimento dell’uomo.

“Non era la persona giusta su cui puntare lo sguardo” ha dichiarato al Corriere della Sera, il fratello di Greta Simone Spreafico.

“Secondo noi ha visto qualcosa, potrebbe essere stato testimone involontario ma non è la persona che potrebbe aver fatto del male a Greta – ha affermato – Secondo noi va indagato altro. Speriamo che questa volta abbiano rivolto lo sguardo dalla parte giusta”.

L’ipotesi dell’omicidio di  Greta Spreafico

I sospetti della famiglia erano stati rivolti da subito contro il compagno Gabriele Lietti, a cui la 53enne aveva inviato l’ultimo messaggio: “L’aveva allontanata da noi e dalle cure – ha aggiunto il fratello Simone – Greta era andata a vivere con lui e a questo punto era lui che se ne sarebbe dovuto occupare, i vicini hanno raccontato molte cose in una direzione totalmente opposte”.

Nel periodo della sparizione la sorella, che aveva sofferto in passato di depressione, stava attraversando un periodo di grande fragilità e si sarebbe rivolta a un investigatore privato sostenendo di temere per la propria incolumità.

Diverse testimonianza avrebbero riportato delle frequenti liti con il fidanzato, dal quale si sarebbe allontanata, ma nel 2021 la cantante aveva abbandonato la sua villa da 400 metri quadrati di Erba a causa di rapporti difficili con la madre e i fratelli: dalla mamma avrebbe anche ricevuto una lettera di diffida ad avvicinarsi dopo presunti episodi di violenza fisica e per aver sottratto mobili dalla villa.

L’inchiesta è complicata anche dalle due diverse versioni del testamento della donna, in possesso di terreni e immobili per un patrimonio totale di circa un milione di euro: in documento olografo risalente al 2018 lasciava tutto alla madre, mentre in un altro del 2021 nominava erede Lietti.

La svolta nelle indagini su Greta Spreafico è arrivata dopo la richiesta di riapertura dell’inchiesta avanzata dall’avvocato Nunzia Barzan, legale della famiglia che ha continuato a interagire con i magistrati: “Non conosciamo ancora il reato, ma verosimilmente si indagherà per omicidio” ha dichiarato.

greta-spreafico-scomparsa-porto-tolle-rovigo-indagato-omicidio Fonte foto: ANSA
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