Green pass, qual è la differenza tra europeo e italiano
Dal 1° luglio sarà in vigore il green pass europeo, che avrà una differenza importante rispetto a quello italiano
Il 17 giugno il premier Mario Draghi ha firmato il decreto che stabilisce le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali Covid-19, o più semplicemente green pass. Occorre però fare una distinzione tra il green pass valido sul territorio italiano e quello che invece sarà attivo dal 1° luglio in tutta l’Unione Europea e a cui quello italiano si allineerà.
La differenza tra il green pass italiano e quello europeo
Mentre quello italiano, necessario per partecipare ad alcuni eventi come matrimoni e cerimonie, si può ottenere dopo 15 giorni dalla prima dose, quello europeo si può avere dopo 15 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, quindi dopo il richiamo.
Pertanto, come fa notare La Repubblica, chi ha ricevuto una sola dose di vaccino potrà prendere parte a cerimonie e grandi eventi a partire dal 15esimo giorno dopo l’inoculazione, ma non potrà automaticamente spostarsi all’estero a meno di non seguire le indicazioni del Paese di destinazione (solitamente, un tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti la partenza).
Green pass italiano, è prevista una revisione?
La regola della prima dose per il green pass italiano, tuttavia, potrebbe subire delle modifiche in futuro. Come riporta La Repubblica, l’immunologo Sergio Abrignani, del Cts, ha osservato che “sul Green pass abbiamo deciso due mesi fa con le informazioni che avevamo allora, ma la notizia che una sola dose non basta con la variante Delta è della scorsa settimana, quindi sono sicuro che ci sarà una revisione di questa decisione”.
Al momento il rischio di incappare nella variante Delta è ancora molto basso in Italia, dal momento che è diffusa in percentuali molto basse; ma si tratta di percentuali sottostimate, come ha osservato il virologo Fabrizio Pregliasco, in quanto nel nostro Paese il virus viene sequenziato ancora poco.