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Covid, cos'è il "colpo di coda" previsto in estate da Pregliasco

Aumenteranno i contagi alla fine dell'estate, ma non si parlerà più di nuova ondata, almeno nella previsione del virologo della Statale di Milano

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

“Credo che ci attenda una estate abbastanza tranquilla”, ha dichiarato il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano, intervistato dal Corriere della Sera e facendo una previsione sulla situazione dei contagi nei prossimi mesi, facendo però riferimento al “colpo di coda” del coronavirus.

Covid, cosa cambia questa estate rispetto allo scorso anno

“Il fatto di trascorrere più tempo all’aria aperta e i raggi ultravioletti che neutralizzano il coronavirus sono due fattori che ancora una volta ci aiuteranno”.

“Rispetto allo scorso anno abbiamo inoltre un’arma in più, i vaccini. Considerando solo gli over 12, che sono oggetto della campagna vaccinale, la percentuale della popolazione parzialmente protetta sfiora il 60%”, ha spiegato.

“Circa il 28% è completamente vaccinato”, ha chiarito, e “almeno le persone più anziane sono in una condizione molto più sicura rispetto a un anno fa”.

Covid, il “colpo di coda” non sarà una nuova ondata

“Tuttavia temo che potremo andare incontro a una situazione simile a quella che sta vivendo il Regno Unito, come se gli inglesi, che hanno anticipato le aperture, fossero già al secondo tempo di uno stesso film“, ha sottolineato.

Quella che ci attende “non sarà una nuova ondata, ma un picco di risalita di infezioni lievi o asintomatiche che non porterà però al pesante incremento di ricoveri e decessi che abbiamo già vissuto perché il vaccino funziona anche con la variante Delta, seppur con una leggera perdita di efficacia”.

“Attendiamoci un aumento contenuto delle forme più gravi di Covid-19” con il prossimo “colpo di coda del coronavirus”, similmente a quanto già sta avvenendo oltremanica con l’incremento dei casi positivi.

Perché la vairante Delta del coronavirus fa paura

“Il fatto che la variante Delta si stia diffondendo anche in Italia in un periodo climatico favorevole sarà però per noi un vantaggio perché correrà più lentamente“, ha spiegato, parlando del pericolo relativo alla diffusione del ceppo indiano del Sars-Cov-2.

“La variante Delta è già in Italia. Il report dell’Istituto Superiore di Sanità la segnala a meno dell’1%, ma sappiamo che il dato è sottostimato perché sequenziamo ancora poco. Mi aspetto che come è già successo nel Regno Unito e negli Stati Uniti il ceppo Delta diventi presto dominante anche da noi”, ha previsto Fabrizio Pregliasco.

“Gli studi stimano che l’ex variante indiana sia il 60% più contagiosa rispetto alla variante Alfa, quella inglese, che già era il 50% più contagiosa rispetto al ceppo originale”, ha dichiarato il virologo.

Covid, quanti contagi avremo alla fine dell’estate

“Per questo tutti dobbiamo mantenere alta la guardia. Secondo i bollettini di questi giorni ci sono circa 100 mila persone positive, ma sappiamo che potrebbero essere il doppio, forse il triplo” per via dei tanti asintomatici non sottoposti al tracciamento.

“Mi aspetto un incremento dei contagi verso fine estate, quando la variante Delta sarà più diffusa, anche se il liberi tutti è ormai una realtà e per questo l’impennata potrebbe arrivare anche prima”, ha sottolineato Fabrizio Pregliasco.

I contagiati durante l’estate saranno quelli che si muoveranno di più, “come i giovani e chi non è stato vaccinato anche tra adulti e anziani. Mi aspetto un aumento dei contagi tra i bambini che ancora non possono essere immunizzati”.

Covid, cosa fare per limitare il “colpo di coda”

Per limitare la diffusione del Covid sarà necessario “continuare a fare tamponi, imporre l’isolamento in modo sistematico ed efficiente ai positivi, aumentare la quota di sequenziamento per intercettare le varianti e proseguire a tambur battente nella campagna vaccinale“.

E si dovrebbe iniziare cercando “quegli oltre due milioni di over 60 che non hanno ancora ricevuto la prima dose di vaccino, e contemporaneamente vaccinando tutti i più giovani, compresi gli adolescenti, per limitare il più possibile la circolazione del coronavirus e per difenderli dalla malattia, anche se sono colpiti in genere in modo più lieve”.

Stop alla mascherina all’aperto: Pregliasco favorevole

Prima di togliere la mascherina all’aperto “direi di attendere ancora qualche giorno per valutare l’andamentodell’epidemia. Ma mi sembra una scelta ragionevole, tenuto conto del fastidio di indossare la mascherina con il caldo”.

Tuttavia non bisogna dimenticare “che il contagio è possibile anche all’aperto se ci si parla a distanze ravvicinate, e allora la mascherina dobbiamo averla sempre in tasca, per metterla nelle situazioni più a rischio” o in caso di assembramento “e non dare l’occasione al virus di diffondersi”.

Covid, i dubbi di Pregliasco sulla quarantena

Fabrizio Pregliasco ha epresso dei dubbi riguardo l’utilità della quarantena di 5 giorni per i cittadini inglesi. “È un palliativo, un tentativo di rallentare la velocità di diffusione, ma non riusciremo a fermare la circolazione della variante Delta”.

Nonostante questo, “moderare i tempi di diffusione ci aiuterà a mantenere un efficace tracciamento, che non va ridotto, così da circoscrivere i focolai e spezzare la catena del contagio”.

Vaccini Covid, sì al mix: parla Fabrizio Pregliasco

AstraZeneca è un buon vaccino”, ha chiarito Fabrizio Pregliasco. “Scegliendo di cambiare il richiamo con un prodotto mRna”, Pfizer o Moderna, “per gli under 60 si è voluto eliminare il rischio già minimo di trombosi nei giovani”.

Gli studi sulla vaccinazione eterologa, cioè con due vaccini diversi, “sono solo quattro e con numeri limitati, ma tutti concludono che il mix è efficace, anche sull’esperienza di altre vaccinazioni per altre malattie infettive”.

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