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Governo, coprifuoco e giustizia: Salvini alza la posta

Salvini annuncia una raccolta firme per alcuni quesiti sul tema giustizia e attacca Pd e M5s

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Matteo Salvini, dal salotto televisivo di Porta a Porta, annuncia che sta organizzando una raccolta firme per agire sul ‘sistema giustizia’. “Questo Parlamento – afferma il leader della Lega – con Pd e 5Stelle non farà mai una riforma della giustizia. Per questo stiamo organizzando con il Partito Radicale una raccolta di firme per alcuni quesiti referendari”.

“Raccoglieremo le 500mila firme necessarie con i radicali – prosegue – per una serie di quesiti sulla giustizia, sulla responsabilità penale dei giudici, perché qualunque lavoratore che sbaglia paga, e poi separazione delle carriere e abolizione della Severino”.

A far eco a Salvini il segretario e il Tesoriere del Partito Radicale, rispettivamente Maurizio Turco e Irene Testa: “Sempre più si presenta agli occhi degli italiani quello che il Partito Radicale da anni denuncia: la scandalosa situazione della giustizia italiana che va profondamente riformata. Purtroppo, fin dai primi istanti della nuova maggioranza che sostiene il Governo, appare chiaro che questo parlamento mantiene troppe difficoltà a cogliere l’occasione di questa necessaria riforma che fin dal 1986 auspichiamo. Far decidere gli elettori con dei referendum sarà ancora una volta l’unica strada praticabile per ottenere la riforma della giustizia”.

Al leader della Lega risponde in modo tagliente Anna Rossomando, vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia del Pd. “Se Salvini seguisse i lavori del Parlamento – sottolinea la dem – saprebbe che alla Camera e al Senato sono in discussione le riforme del processo penale e civile. Potrebbe almeno chiedere al suo presidente di commissione Ostellari di aggiornarlo. Quindi possiamo informare Salvini che questo Parlamento farà riforme in ambito di Giustizia e al momento, salvo suo diverso avviso, anche con il contributo della Lega “.

Salvini contro Speranza

In giornata il segretario del Carroccio ha detto che “se Mario Draghi si presenterà come candidato presidente della Repubblica lo sosterremo convintamente. Però siamo ai primi di maggio e gli italiani ci chiedono riaperture, riaperture, riaperture”.

Salvini, inoltre, riferendosi all’esecutivo precedente guidato da Giuseppe Conte e ad una parte di quello attuale dichiara: “Non si possono tenere chiusi 60 milioni di italiani a casa, qualcuno al governo voleva tenerli dentro fino a giugno. Fosse stato per Speranza ne avremmo riparlato a luglio”.

Sempre da Bruno Vespa, a domanda diretta se “la Lega sosterrà il governo Draghi fino a fine legislatura”, ha risposto: “Io finché c’è il lavoro da fare, vado avanti. Finché ci sono da fare cose concrete vado avanti, non do scadenze“.

Circa le voci diffuso dal Financial Time che vorrebbero la Lega fuori dall’esecutivo se nei sondaggi sarà superata da Fratelli d’Italia, spiega: “Sono dentro al governo non da turista o da passeggero. Fino alla fine noi ci siamo a prescindere da quello che dicono alcuni opinionisti stranieri che in passato non ci hanno mai azzeccato”.

A Porta a Porta largo anche al tema coprifuoco: “La settimana prossima gli esponenti della Lega chiederanno, in Consiglio dei ministri, il ritorno alla vita, al lavoro e alla libertà. Quindi al lavoro dentro e fuori, al chiuso e all’aperto, di mattina e di sera, e la cancellazione del coprifuoco, fidandoci del buonsenso degli italiani”.

“La nostra richiesta – aggiunge -, in base ai dati, è di adeguarci al livello europeo. Di fare quello che si fa a Bruxelles, a Londra, a Stoccolma, a Madrid. Non possiamo permetterci di continuare con le restrizioni, con le chiusure, coi controlli a tappeto. Non è che per timore che qualcuno passi col rosso io tolgo la patente a tutti. Per quello che mi riguarda, quindi, coprifuoco stop, out”.

E ancora: l’orario del coprifuoco “non deve essere una decisione politica o partitica. Il diritto al lavoro e alla libertà deve basarsi su dati scientifici: se da un mese a questa parte, grazie ai medici, ai vaccini e al buon senso degli italiani, la situazione è tremendamente migliorata, bisogna tenerne conto”.

“La Lega – continua – è un partito concreto, non pretendo tutto e subito, però non si possono tenere chiusi in casa gli italiani a oltranza. C’era nel governo chi diceva ‘ne riparliamo a giugno o a luglio’. Ma si rende conto di cosa significherebbe sullo stipendio e la psiche degli italiani? Già essere tornati a lavorare a fine aprile è importante.. Qualche gufo diceva ‘vedrete che succederà’, e invece non è accaduto nulla. Chiedo che il diritto primario alla salute conviva con il diritto al lavoro e alla libertà. Quindi, sarà mezzanotte? Va bene, però il problema è tornare a vivere senza discriminazione tra lavoratori autonomi. Se ci fosse la conferma del coprifuoco sarebbe una punizione non a Salvini ma agli italiani”, ha concluso.

Salvini: “Mi dispiace che Fedez preferisce il monologo al confronto”

Salvini è tornato anche sulla polemica sul ddl Zan, tema che ha fatto rumore anche al Concertone del Primo Maggio: “Molti cantanti e artisti che parlando della legge Zan non l’hanno letta e a me sarebbe piaciuto confrontarmi su questi temi, sul testo, sugli articoli, sulle norme, sulla libertà, sull’amore, sui diritti, con Fedez che però preferisce il monologo e non ha ritenuto di farlo e mi spiace per lui e per la sinistra che una volta pendeva dalle labbra di Berlinguer e ora pende da quelle di Fedez”.

“Ognuno si sceglie i guru che crede”, dice sempre il leader della Lega che aggiunge: “Se il Parlamento è serio si approva la nostra proposta con le aggravanti. Se invece si vogliono portare avanti teorie gender e fare processi alle intenzioni a chi pensa che la mamma sia la mamma, allora non ci siamo. Sarebbe un problema per Draghi. Noi abbiamo raccolto l’appello di Mattarella per un governo che si occupi delle emergenze, ricostruendo, ripartire e curare. Se la sinistra pensa di occupare il Parlamento con il Ddl Zan, con lo Ius soli, con il voto ai sedicenni , temi palesemente divisivi, non fa un dispetto Salvini ma agli italiani e non corrisponde agli appelli di Mattarella e Draghi”.

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