Governo, Conte da Mattarella: l'annuncio (con riserva)
Dopo l'accordo M5S-PD parte il Conte bis
Al via il Conte bis. Si è concluso al Quirinale l’incontro tra il premier uscente Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato gli ha affidato l’incarico di tentare di formare il nuovo governo sulla base dell’accordo raggiunto nell’ultimo giro di consultazioni tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Conte ha accettato l’incarico: “Il presidente della Repubblica, che ringrazio, mi ha conferito l’incarico di formare il governo, che ho accettato con riserva; oggi stesso avvierò le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari”. Una riserva che il premier non ha voluto specificare, ma ha spiegato: “Nei prossimi giorni tornerò dal presidente per sciogliere la riserva e in caso di esito positivo gli sottoporrò le proposte per la lista dei ministri”.
Riferendosi poi alle recenti critiche degli ex alleati di governo, il premier incaricato ha dichiarato: “Non sarà un governo ‘contro’ ma un governo per modernizzare il Paese e per i cittadini. Realizzerò un governo nel segno della novità è quello che richiedono anche le forze politiche”.
Anche a Conte ha però auto delle riserve su questo nuovo governo, e racconta: “La prospettiva di avviare una nuova esperienza di governo con una maggioranza diversa dalla precedente mi ha sollevato più di qualche dubbio, ma ho superato le perplessità”.
Il presidente del Consiglio ha poi concluso dicendo: “Nei prossimi giorni tornerò dal presidente per sciogliere la riserva e in caso di esito positivo gli sottoporrò le proposte per la lista dei ministri”. “È il momento del coraggio, è il momento della determinazione, è il momento di non farsi frenare”, ha dichiarato.
Conte si è poi diretto verso palazzo Giustiniani, dove è in corso un colloquio con la presidente del Senato Elisabetta Casellati. Le consultazioni del presidente del Consiglio incaricato per la formazione del nuovo esecutivo dovrebbero iniziare già oggi, nel pomeriggio. Conte incontrerà le delegazioni dei gruppi parlamentari a Montecitorio. Molti i nodi da sciogliere, a partire dalla squadra di governo, in particolare l’incarico al leader cinquestelle Luigi Di Maio e il rebus relativo al vicepremier.
Nel frattempo, l’ex alleato Matteo Salvini ha annunciato una manifestazione contro il nuovo governo a Roma.
Il commento del prefetto Mario Morcone
Intanto il prefetto Mario Morcone, nella rosa dei nomi per il ministero dell’Interno del Conte bis, ha parlato al Fatto Quotidiano affermando che “Il decreto Sicurezza bis va abolito. O quantomeno profondamente rivisto”.
“È un fatto noto – spiega Morcone, all’epoca capo di gabinetto di Marco Minniti – che a suo tempo, nel 2017, con le ong abbiamo concordato un codice di comportamento. Un conto è un codice di comportamento, un altro è il decreto sicurezza bis, che prevede addirittura la chiusura dei porti con un decreto interministeriale. La posizione che ho condiviso allora è quella del confronto con le ong su un sistema di regole giuste, che consentissero loro di svolgere la missione umanitaria, secondo schemi riconoscibili sul piano del diritto internazionale”.
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