Giudice dispone il risarcimento ai cittadini per norme Covid illecite: 10 euro a testa, il caso ad Alessandria
Un giudice condanna la Presidenza del Consiglio dei ministri a risarcire con 10 euro una ventina di cittadini di Alessandria per le norme anti Covid
Risarcimento di 10 euro per i cittadini che avevano citato la presidenza del Consiglio dei ministri contro le norme anti Covid-19. Il giudice ha definito le affermazioni dell’attuale Governo come un’ammissione di colpa sul carattere illecito delle norme stesse.
- La sentenza di risarcimento
- Le norme anti Covid-19 e i ricorsi
- Secondo il giudice, il Governo si è incolpato da solo
La sentenza di risarcimento
Un gruppo di 20 cittadini ha ricevuto un risarcimento per il danno non patrimoniale subito a causa di alcune norme che il Governo aveva messo in atto per limitare la diffusione del Coronavirus e della malattia che causava, il Covid-19, tra il 2020 e il 2021.
Il giudice di pace di Alessandria Paolo Olezza ha stabilito che i cittadini, che avevano citato in giudizio civile la Presidenza del Consiglio dei ministri in quanto ente governativo, riceveranno 10 euro a testa.
Proteste contro il lockdown nel 2021 a Milano“Certamente le norme emanate hanno violato la libertà personale, di movimento, di associazione, al lavoro” ha scritto il giudice nella sentenza che ha condannato il Governo a un risarcimento.
Le norme anti Covid-19 e i ricorsi
La sentenza di Alessandria si somma ad altre sentenze civili che hanno sancito l’irregolarità dei Decreti della presidenza del consiglio dei ministri che tra 2020 e 2021 hanno stabilito il cosiddetto lockdown.
Di recente un’altra sentenza, di un giudice di pace di Bologna, ha annullato le multe con cui erano stati sanzionati gli organizzatori e i partecipanti alla manifestazione “Io Apro”, tenutasi nel capoluogo emiliano il 15 gennaio 2021.
Le sentenze di questo tipo sono piuttosto numerose, ma si tratta nella maggior parte dei casi di cause civili, che comportano l’annullamento delle multe o un risarcimento per i cittadini.
Secondo il giudice, il Governo si è incolpato da solo
La sentenza di Alessandria si distingue dalle altre simili sulle misure anti Covid-19 per un dettaglio delle motivazioni. Il giudice afferma che la Presidenza del consiglio dei ministri si sia incolpata da sola.
“Le posizioni espresse dall’attuale Consiglio dei Ministri, questo giudicante osserva trattarsi quasi di una sorta di confessione stragiudiziale del carattere illecito della normativa oggetto di causa” recita la sentenza del giudice di pace.
Il riferimento è a dichiarazioni come quelle della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso in occasione della fiducia al suo Governo il 25 ottobre 2022: “L’Italia ha adottato le misure più restrittive dell’intero Occidente, arrivando a limitare fortemente le libertà fondamentali di persone e attività economiche“.
Nonostante il cambio di Governo, la Presidenza del Consiglio dei ministri è considerata un ente unico e continuo. Le critiche di Meloni ai Dpcm di Giuseppe Conte sono state quindi considerate dal giudice al pari di una confessione.