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Giornalisti di Repubblica contro l'articolo di Alain Elkann sui "lanzichenecchi" in treno: accuse di classismo

È virale l'articolo di Alain Elkann giudicato classista: i giornalisti di Repubblica si dissociano, mentre sui social scoppia l'ironia

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Se l’intento era farsi notare, Alain Elkann ha decisamente raggiunto l’obiettivo: il suo racconto su un viaggio in treno tra Roma e Foggia insieme ai “lanzichenecchi”, pubblicato su Repubblica, ha scatenato ironie e soprattutto proteste. Gli stessi giornalisti della testata hanno preso le distanze dall’accaduto.

Cosa ha scritto il giornalista Alain Elkann nel suo articolo

“Sul treno per Foggia con i giovani lanzichenecchi”: si intitola così il pezzo del giornalista Alain Elkann, anche padre di Lapo, John e Ginevra, sulle pagine di Repubblica di oggi, lunedì 24 luglio 2023. Un breve racconto d’estate nel quale punta il dito contro giovani un po’ chiassosi incontrati in viaggio.

Racconta di essersi seduto in prima classe e di aver trovato vicino a lui giovani che avevano “tutti o le braccia o le gambe o il collo con tatuaggio piuttosto grandi. Nessuno portava l’orologio“, mentre lui invece indossava un camicia e non guardava il telefono ma alcuni giornali finanziari.

Elkann si soprende poi che il treno per Foggia passi per Caserta e da Benevento, altro elemento che ha suscitato ironia in rete. Prosegue poi riportando scambi di battute sui giovani circa le loro serate mentre lui era “immerso nella lettura di Proust“. Si è sentito come “un marziano che veniva da un altro mondo“, afferma.

I giornalisti di Repubblica prendono le distanze dal pezzo

Un taglio, quello del giornalista, scrittore e conduttore televisivo, che non è piaciuto a molti. Ma se sui social per lo più si ironizza sul suo racconto giudicato classista (primaclassista, anzi), c’è chi ha preso la questione molto più seriamente.

I comitato di redazione di Repubblica (appartenente a GEDI Gruppo Editoriale e a sua volta al gruppo Exor della famiglia Agnelli/Elkann) ha inviato una mail per prendere le distante da quanto scritto. “La redazione ha letto con grande perplessità un racconto pubblicato sulle pagine della Cultura del nostro giornale, a firma del padre dell’editore” hanno scritto.

Ci dissociamo dai contenuti classisti contenuti nello scritto. Per i quali peraltro siamo oggetto di una valanga di commenti critici sui social che dequalificano il lavoro di tutte e tutti noi, imperniato su passione, impegno e uno sforzo di umiltà” conclude la nota.

I social contro il classismo del padre di John Elkann

Come detto, l’articolo non è passato inosservato e ha suscitato risposte più o meno serie anche tra gli utenti. C’è chi ironizza sui contenuti, mettendo l’accento su parole come “lanzichenecchi”, la strana formula del “marziano da un altro mondo” (lapalissiana, verrebbe da dire) e soprattutto il fatto che non sia sicuro di avere preso il treno giusto perché per andare a Foggia si è ritrovato a passare da Caserta.

Altri, come il cantante Frankie hi-nrg mc, scrive invece: “Pensa se lo avessero riconosciuto, se avessero saputo che responsabilità avesse quel signore dai capelli bianchi nel loro disagio passato, presente e futuro”. Un riferimento al peso specifico della famiglia Agnelli/Elkann nella storia d’Italia

Il direttore di Radio Popolare e de L’Europeo, Alessandro Gilioli, ci va giù ancora più pesante: “C’era un tempo in cui Alain Elkann aveva una rubrica settimanale sulla Stampa, in quanto genero del proprietario – ha scritto su Facebook – Oggi invece ha scritto su Repubblica, in quanto padre del proprietario“.

alain-elkann-repubblica Fonte foto: ANSA - Facebook
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