Giorgia Meloni contro l'utero in affitto "disumano che presto sarà reato universale": cosa prevede la pratica
Giorgia Meloni si scaglia contro la maternità surrogata e definisce "l'utero in affitto una pratica disumana, che presto sarà reato universale": cosa significa
La famiglia al primo posto, con la natalità priorità del Governo. Lo ha detto venerdì 12 aprile Giorgia Meloni durante l’incontro a Roma dal titolo Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro. Parole che stridono oggettivamente con alcune misure messe in campo proprio dall’Esecutivo rispetto all’anno precedente, come ad esempio l’aumento dell’Iva sui prodotti per l’infanzia (pannolini e latte, tra gli altri). La premier, nel suo discorso, ha messo l’accento anche sulla pratica del cosiddetto “utero in affitto”, definita “disumana” e preannunciando che “presto sarà reato universale”.
- Le misure del Governo Meloni per le famiglie
- Il problema della natalità in Italia
- Giorgia Meloni contro il cosiddetto "utero in affitto"
- Cosa significa che "l'utero in affitto sarà presto reato universale"
- Cosa si intende per "utero in affitto"
Le misure del Governo Meloni per le famiglie
Il Governo Meloni, rispetto al precedente, ha aumentato al 10% l’Iva sui prodotti dell’infanzia, come pannolini e latte, dopo averla abbassata dal 22% al 5% nel 2023.
Di contro, va sottolineato che l’Esecutivo – nella nuova legge di Bilancio – ha anche:
- stanziato quasi 140 milioni di euro per aumentare il congedo parentale per i genitori nel 2024;
- aumentato il bonus nido (alzandolo da 3 mila a 3600 euro per le famiglie con un Isee inferiore ai 40 mila euro), fondi che passeranno da 240 milioni a 254 milioni nel 2025, fino a 300 milioni nel 2026;
- introdotto il bonus mamme: sgravio contributivo per lavoratrici con figli (almeno 2).
Il problema della natalità in Italia
Tutte misure pensate per provare ad arginare il calo clamoroso della natalità.
Secondo i dati Istat, nel 2023 sono nati solamente 379 mila bambini: record negativo di sempre, con un tasso pari al 6,4 per mille (nel 2022 era al 6,7: -14 mila nascite, ossia il 3,6%).
Giorgia Meloni contro il cosiddetto “utero in affitto”
Nonostante il calo demografico, Giorgia Meloni è però disposta a tollerare la pratica del cosiddetto “utero in affitto”, giudicata “disumana“.
Anzi, la premier si è detta speranzosa del fatto che “presto sarà reato universale“, dato che “su questo c’è una proposta parlamentare in discussione che spero possa essere approvata quanto prima”.
Cosa significa che “l’utero in affitto sarà presto reato universale”
In sostanza, Giorgia Meloni è a favore della proposta di legge che renda la pratica del cosiddetto “utero in affitto” un reato perseguibile in Italia anche se commesso all’estero.
Cosa si intende per “utero in affitto”
Con “utero in affitto” si intende in realtà la gestazione per altri o maternità surrogata.
Secondo Giorgia Meloni, questa alimenta “un mercato transnazionale spacciandolo con un atto di amore, ma nessuno mi può convincere che sia un atto d’amore considerare i figli come un prodotto da banco in un supermercato, non è un atto d’amore trasformare il legittimo desiderio di avere un figlio in un diritto che puoi garantirti con qualsiasi mezzo possibile”.
La maternità surrogata in Italia non è legale (per questo Meloni dice di voler rendere il reato “universale”), vietata dalla legge 40/2004 sulla procreazione assistita e punita con la reclusione da 3 mesi a 2 anni (più una multa da 600 mila euro a 1 milione di euro).
È una tecnica di fecondazione assistita in cui una donna porta avanti una gravidanza per conto delle persone che poi diventeranno i genitori del bambino che nascerà, chiamati anche “genitori intenzionali”.
L’ovulo con cui viene concepito il bambino è di una donatrice —in modo che la gestante non abbia legami di sangue con il nascituro — o della futura madre, il seme può essere del futuro padre, o di uno dei futuri padri nel caso delle coppie gay, oppure anch’esso di un donatore.
Di solito, quando una coppia ha un figlio con la maternità surrogata almeno uno dei due futuri genitori ha un legame genetico con il bambino che nascerà, che è stato concepito con il suo ovulo o con il suo seme.
La maternità surrogata è legale in diversi Paesi d’Europa e del mondo, soprattutto in:
- Ucraina;
- Grecia;
- Georgia;
- Stati Uniti;
- Canada.
Secondo il Corriere della Sera non ci sono numeri ufficiali sui figli di italiani che nascono con la gestazione per altri all’estero: si stima che possano essere dai 250 ai 350 all’anno.