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Giorgia Meloni sente il premier israeliano Netanyahu dopo l'attacco di Hamas: "Piena solidarietà dell'Italia"

La premier Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con Netanyahu mostrando il sostegno del Governo italiano al popolo israeliano

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso solidarietà del Governo italiano a Israele. La premier lo ha detto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso di una conversazione telefonica avvenuta nel primo pomeriggio di domenica 8 ottobre, dopo l’attacco senza precedenti che ieri il gruppo politico e paramilitare Hamas ha sferrato ai danni di Israele.

L’Italia al fianco del popolo israeliano

Giorgia Meloni ha ribadito la piena solidarietà del Governo italiano per gli attacchi subiti e la vicinanza ai familiari delle vittime, agli ostaggi e ai feriti.

Lo si legge nella nota diramata da Palazzo Chigi dopo la conversazione tra i due leder: “Il governo lavorerà con i partner internazionali per coordinare il sostegno”, aggiunge la nota.

Il presidente israeliano NetanyahuFonte foto: ANSA
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu

Nella comunicazione diffusa da Palazzo Chigi, inoltre, si precisa che “l’Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento”.

Dagli Usa all’Ue: il sostegno unanime a Israele

Subito dopo l’attacco dei miliziani di Hamas, è stato corale il sostegno dimostrato al popolo israeliano. L’Onu ha subito condannato quanto avvenuto convocando il Consiglio di sicurezza di emergenza.

Gli Stati Uniti hanno parlato di un sostegno “solido e incrollabile” a Israele. Il presidente americano Joe Biden, infatti, ha definito “inconcepibile” l’attacco. Sostegno anche da parte di Francia, Spagna e Regno Unito.

La Russia ha subito chiesto il cessate il fuoco. “Se l’avessimo saputo l’ avremmo evitato”, ha detto Mikhail Bogdanov, vice ministro degli Esteri russo. Già ieri, inoltre, il Governo italiano è intervenuto per condannare l’attacco di Hamas.

“Sono a rischio la vita delle persone, la sicurezza della regione e la ripresa di qualsiasi processo politico”, ha fatto sapere il ministro degli Esteri Antonio Tajani invitando Hamas a cessare subito “questa barbara violenza”.

“Sosteniamo il diritto di Israele ad esistere e difendersi”, ha aggiunto il ministro. Sulla stessa scia, anche l’intervento della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: “Israele ha il diritto di difendersi da questi odiosi attacchi”, ha detto ieri.

Il giorno dopo l’attacco di Hamas

Da ieri la barbarie non si ferma. L’ultimo bilancio accertato in Israele è di 600 morti a cui si aggiungono 2mila feriti di cui 300 in gravi condizioni e 750 dispersi, forse ostaggi.

Sul fronte palestinese, invece, i raid israeliani sulla Striscia hanno causato 370 morti. Intanto, l’aviazione israeliana sta colpendo la Striscia di Gaza.

Sul fronte governativo, poi, il gabinetto di sicurezza del Governo israeliano ha votato la messa in stato di guerra del Paese. Questo significa che da questo momento potranno essere intraprese significative attività militari.

meloni-chiama-netanyahu Fonte foto: ANSA/Palazzo Chigi
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