Gigi Bici, la lettera dell'ex marito di Barbara Pasetti alla figlia della vittima: "Non sono un complice"
Mentre vanno avanti le indagini sull'omicidio di Gigi Bici, l'ex marito di Barbara Pasetti risponde alle accuse lanciate dalla figlia della vittima
“Sono addolorato quando vengo descritto come un ‘complice’, anche solo potenziale”. Così Gian Andrea Toffano, ex marito di Barbara Pasetti, la fisioterapista 40enne finita in carcere con l’accusa di tentata estorsione nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Luigi Criscuolo, 60 anni, il negoziante conosciuto da tutti a Pavia come Gigi Bici.
Gigi Bici, la lettera dell’ex marito di Barbara Pasetti alla figlia della vittima
Le parole di Toffano sono contenute in una lettera inviata a Katia Criscuolo, una delle figlie del 60enne scomparso lo scorso 8 novembre e ritrovato senza vita lunedì 20 dicembre. L’uomo ha fatto avere la lettera a Katia tramite il programma televisivo di Raiuno “La Vita in Diretta”, che l’ha resa pubblica giovedì pomeriggio.
Toffano ha scritto la lettera per rispondere alla figlia di Gigi Bici, che qualche giorno fa, sempre a “La Vita in Diretta”, gli aveva chiesto se si sentisse “vittima o complice di questa storia“.
Katia Criscuolo aveva chiesto anche perché Toffano non avesse subito chiamato la polizia quando la sua ex moglie – indagata anche per omicidio e occultamento di cadavere – gli inviò la foto del corpo di Gigi Bici chiedendogli di farla stampare e quando al telefono gli disse “andrò all’inferno perché ho fatto uccidere un uomo”.
Gigi Bici, le parole dell’ex marito di Barbara Pasetti
“Sono una persona assolutamente normale, ho sempre condotto una vita discreta e riservata, e ti assicuro di essermi trovato letteralmente travolto, mio malgrado, da tutta la terribile vicenda che ci vede coinvolti”, scrive Gian Andrea Toffano nella lettera indirizzata a Katia Criscuolo.
Barbara Pasetti è indagata per omicidio, occultamento di cadavere e tentata estorsione
“Ho collaborato e continuerò a collaborare con gli inquirenti per far luce sul caso. Sono addolorato – continua – quando vengo descritto come un ‘complice’, anche solo potenziale. Chiarisco subito che sono soltanto una ‘persona informata sui fatti’ come te, e non un ‘complice'”.
“Comprendo il tuo stupore – scrive l’uomo rivolgendosi alla figlia di Gigi Bici – relativo alla circostanza della stampa della fotografia che ritraeva un cadavere ed alla frase pronunciata al telefono da Barbara, ma ti prego di vedere le cose con la giusta obiettività, al di fuori del sensazionalismo mediatico”.
Gigi Bici, l’ex marito di Barbara Pasetti respinge le accuse
“Ho ricevuto la foto – spiega – qualche giorno prima del ritrovamento della salma di tuo padre. Ebbene, ricevendo la foto, come potevo collegare la foto alla scomparsa di una persona che, in quel momento, neanche conoscevo?”.
“Col senno del poi – aggiunge – è facile pensare il contrario, ma bisogna tornare agli inizi di dicembre, quando ancora nessuno poteva immaginare una situazione simile, come non avrei mai immaginato che la mia ex moglie sarebbe finita in prigione. Neanche immaginavo che avesse assoldato delle persone per farmi del male, secondo quanto ho appreso dagli organi di stampa”.
“Ti assicuro che il 20 gennaio, giorno dell’arresto – conclude Toffano – la vita mia e del mio bimbo è stata travolta dagli eventi esattamente come la tua e quella dei tuoi cari quando è stato rinvenuto il corpo senza vita del tuo papà. Purtroppo, sia per voi che per noi, nulla sarà più come prima”.