Giallo nell'omicidio di Viareggio, l'uomo investito da Cinzia Dal Pino non si chiama Said: chi è la vittima
Omicidio di Viareggio, il punto sulle indagini, Cinzia Dal Pino resta ai domiciliari e la vittima non sarebbe Said Malkoun
Omicidio di Viareggio, è giallo sull’identità della vittima investita da Cinzia Dal Pino e deceduta per le lesioni riportate. L’uomo, a differenza di quanto creduto fino a ora, non si chiamerebbe Said Malkoun.
- Omicidio di Viareggio, l'uomo morto non si chiamerebbe Said Malkoun
- L'uomo morto a Viareggio si chiamerebbe Nourdine Naziki
- I risultati dell'autopsia
Omicidio di Viareggio, l’uomo morto non si chiamerebbe Said Malkoun
Le indagini proseguono e tra i punti da chiarire c’è anche quello relativo al nome della persona investita da Cinzia Del Pino.
Come riferisce il CorSera, negli archivi delle forze dell’ordine risulta che la vittima era un algerino di 47 anni di nome Said Malkoun, sbarcato in Italia nel 2004.
Cinzia Dal Pino
Tali informazioni non sarebbero però corrette: si crede che l’uomo fosse di origine marocchina, come dimostrato anche dall’appello arrivato da Casablanca nei giorni scorsi dalle sue sorelle.
“Vogliamo giustizia per lui, neanche un animale si uccide così”, hanno detto addolorate le congiunte della vittima a Chouf Tv, mostrando una foto da giovane dell’uomo.
L’uomo morto a Viareggio si chiamerebbe Nourdine Naziki
Secondo alcuni amici il vero nome della persona deceduta a Viareggio sarebbe Nourdine Naziki. Per avere conferme si dovrà attendere il risultato del test del Dna.
È quindi probabile che prima di restituire il corpo ai familiari, la Procura provvederà a far effettuare un test, utile per risalire all’identità della vittima
I risultati dell’autopsia
Nel frattempo sono emersi i primi esiti dell’autopsia: l’uomo sarebbe deceduto per l’emorragia provocata dalla rottura dell’aorta dopo essere stato investito volontariamente da Cinzia Dal Pino, che si è fatta giustizia da sé dopo aver subito lo scippo della sua borsetta.
In particolare, fatale è stata la lesione dell’aorta addominale, ferita causata dall’auto che lo ha travolto. “Non ci sono segni di pneumatici sul corpo”, ha commentato il difensore della donna, il professor Enrico Marzaduri che ha nominato un consulente che ha preso parte all’autopsia.
Dal Pino al momento si trova agli arresti domiciliari ed ha l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. La Procura guidata da Domenico Manzione ha formulato l’accusa di omicidio volontario e per questo ha chiesto e ottenuto dal gip l’ordinanza di custodia cautelare ritenendo che ci sia pericolo di reiterazione del reato.