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Omicidio Viareggio, sorelle di Said Malkoun contro Cinzia Dal Pino: l'accusa e l'appello ai fratelli magrebini

Viareggio, morte di Said Malkoun: le sorelle della vittima protestano contro i domiciliari dati a Cinzia Dal Pino

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Le tre sorelle di Said Malkoun, il 47enne investito e ucciso a Viareggio da Cinzia Dal Pino, si sono rivolte alla tv marocchina Chouf Tv ed hanno chiesto giustizia per il fratello.

Viareggio, le sorelle di Said Malkoun: “Giustizia”

“Chiediamo giustizia per nostro fratello, assassinato in Italia: neanche un animale si ammazza in questo modo”, hanno detto le donne in un servizio realizzato dalla tv marocchina. Nel parlare hanno tenuto tra le mani una fotografia in cui si vede Said Malkoun da giovane.

Domenica sera, l’uomo è stato travolto dal suv guidato dalla 65enne Cinzia Dal Pino, la quale lo ha investito per quattro volte.

Cinzia Dal Pino auto poliziaFonte foto: ANSA/FACEBOOK di Cinzia Dal Pino
Cinzia Dal Pino

Le sorelle della vittima hanno voluto lanciare un appello a tutti i marocchini che vivono in Europa e anche alle autorità del loro Paese per far sì che venga fatta piena giustizia sul decesso del loro caro.

Viareggio, parenti della vittima contro i domiciliari dati a Cinzia Dal Pino

Una delle tre sorelle ha raccontato di aver saputo della morte di Said dai tg italiani, dopo che gli sono stati girati diversi video relativi ai servizi giornalistici inerenti alla morte del fratello.

“Siamo consapevoli – ha dichiarato la donna – che Said non si trovava sulla strada quando è avvenuto l’investimento; è stato investito sul marciapiede”.

“L’autrice del fatto, perciò, è salita con la sua auto con il chiaro intento di investire nostro fratello – ha aggiunto la donna – . Dopo di che si vede bene come scenda, si diriga verso Said, lo guardi con freddezza, risalga e se ne vada. Nemmeno un animale si uccide così”.

E ancora: “La nostra famiglia è sotto choc e chiede venga fatta giustizia. Soprattutto, non ci capacitiamo del fatto che all’autrice del fatto siano stati dati solo i domiciliari“.

“Nostro fratello una brava persona”

Le tre sorelle hanno infine sostenuto che Said “era una brava persona” e che “tutti coloro che lo hanno conosciuto” lo possono confermare. “Chiediamo ai fratelli e le sorelle magrebini di aiutare la nostra famiglia ad ottenere giustizia”, hanno concluso le donne.

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viareggio-said-malkoun-cinzia-dal-pino Fonte foto: ANSA/FACEBOOK di Cinzia Dal Pino e Chouf Tv
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