"Giallo" farmacista morta a Castelfranco Veneto: l'ipotesi della madre
Secondo la mamma di Serena Fasan, la farmacista morta a Castelfranco Veneto è stata colta da una crisi epilettica
Regna ancora il mistero sulla morte di Serena Fasan, la farmacista di 37 anni trovata morta nel suo appartamento a Castelfranco Veneto nella serata di mercoledì 25 agosto. Poche ore dopo, Simone Fasan, lo zio di Serena, si è suicidato lanciandosi da un ponte sul torrente Astego, al confine tra Borso e Crespano. La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per omicidio, ma la mamma di Serena non crede a questa ipotesi.
Secondo Laura Racerro, mamma di Serena Fasan e cognata di Simone Fasan, si è trattata di una fatale disgrazia.
Farmacista morta a Castelfranco Veneto: parla la madre
Al ‘Corriere della Sera’, la madre di Serena Fasan ha dichiarato: “Non credo si sia trattato d’altro che di una tragica fatalità“.
Poi ha aggiunto: “Non ho letto i giornali ma alcuni amici mi parlano di sospetti che non hanno alcun senso. Finché non faranno l’autopsia non potremo avere la certezza, però Serena è morta per una disgrazia“.
La mamma di Serena Fasan ha avanzato un’ipotesi: “Una crisi epilettica. Mio marito ne è certo e lui è un biologo che ha lavorato per 40 anni in radiologia all’ospedale di Castelfranco, di queste cose ne capisce. Mi ha detto che nostra figlia aveva i denti serrati e la schiuma che le usciva dalla bocca. Tutto fa pensare che abbia avuto un attacco di quel tipo”.
Laura Racerro ha negato episodi precedenti di epilessia, ma ha spiegato: “Era una ragazza in buona salute, ma può capitare di avere una crisi epilettica senza alcuna avvisaglia. Anch’io, alcuni anni fa, ho avuto un attacco: ero qui in giardino e fu mio marito a salvarmi riuscendo in qualche modo ad aprirmi la bocca e a estrarmi la lingua”.
Sui lividi sul collo della figlia, la donna ha detto: “Se li è fatti da sola. Io e mio marito crediamo che, quando è entrata in crisi, si sia portata le mani alla gola per fermare la schiuma che le usciva”.
Laura Racerro ha anche commentato la morte del cognato Simone Fasan. La donna non crede che l’uomo non abbia retto alla notizia della morte della nipote: “Tenderei a escluderlo, anche se Serena voleva molto bene a suo zio. Il fratello di mio marito purtroppo soffriva di depressione già da alcuni anni e recentemente aveva dovuto cambiare le medicine. La nuova cura non aveva ancora avuto il tempo di agire e da qualche giorno era come assente, non era lucido e dubito potesse aver compreso ciò che era accaduto poche ore prima a sua nipote”.
Secondo la donna, le due morti ravvicinate sono “una tragica coincidenza“.