Genoa - Juventus a porte chiuse per gli scontri nel derby di Genova: mano pesante dopo i 36 agenti feriti
Il match Genoa-Juventus di Serie A si giocherà a porte chiuse. La decisione fa seguito agli scontri avvenuti prima e dopo il derby di Genova in Coppa Italia
Genoa-Juventus si disputerà a porte chiuse. Il match di Serie A, in programma nella giornata di sabato 28 settembre alle ore 18, si svolgerà nello stadio “Luigi Ferraris” di Genova senza pubblico. La decisione è stata presa dall’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive dopo la serata di scontri e tafferugli in occasione del derby Genoa-Sampdoria in Coppa Italia. “Sono episodi inaccettabili”, ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
- Genoa-Juventus a porte chiuse
- I prossimi match a porte chiuse
- Gli scontri dopo il derby di Genova
- Il commento del ministro Matteo Piantedosi
Genoa-Juventus a porte chiuse
La decisione, ampiamente attesa, fa seguito agli episodi di guerriglia urbana che hanno portato al ferimento di alcuni agenti prima del derby della Lanterna dello scorso mercoledì 25 settembre.
A rimetterci, ora, saranno gli oltre 28 mila abbonati del Genoa, attesi a Torino per l’incontro con i bianconeri.
L’intervento della Polizia dopo la partita di Coppa Italia Genoa-Sampdoria allo stadio Luigi Ferraris.
Discorso analogo per i circa 19 mila abbonati della Sampdoria, costretti a rinunciare al match in trasferta contro il Modena del prossimo 29 settembre.
I prossimi match a porte chiuse
Non è tutto. Il tifo rossoblù salterà anche la sfida contro l’Atalanta di sabato 5 ottobre, quella a Roma con la Lazio (27 ottobre) e quella a Parma (4 novembre).
Per i fan blucerchiati, invece, oltre alla trasferta di Modena, niente pubblico anche per il match con la Juve Stabia (4 ottobre), il Cesena (19 ottobre) e il Cittadella (29 ottobre).
Gli scontri dopo il derby di Genova
I disordini delle due tifoserie prima e dopo il derby di Genova hanno provocato, secondo quanto riferito dalla Questura, 36 feriti tra le forze dell’ordine: 19 poliziotti, 13 carabinieri e un finanziare.
Se li si somma a quelli tra i tifosi, il totale sale a 48.
Uno degli agenti ha riportato una grave frattura a una mano, operata d’urgenza, un altro a diverse costole.
Il commento del ministro Matteo Piantedosi
“Quanto accaduto in occasione del derby Genoa-Sampdoria non ha nulla a che fare con il calcio e con i valori che questo sport sa trasmettere”, ha commentato, dopo quanto avvenuto durante il derby genovese, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
“Sono episodi inaccettabili – ha aggiunto il membro dell’esecutivo – commessi da chi va allo stadio con l’unico scopo di alimentare disordini. La mia solidarietà e la mia vicinanza a tutti gli operatori delle forze di polizia rimasti feriti. Siamo decisi a contrastare ogni forma di violenza contro le nostre forze dell’ordine. Anche per questo il governo, con il disegno di legge approvato in prima lettura alla Camera, ha posto come priorità misure più incisive per tutelarle”.