Garry Kasparov scacchista e oppositore di Putin inserito dalla Russia nella lista dei terroristi: l'accusa
Lo scacchista Garry Kasparov è stato inserito dalla Russia nella lista dei terroristi ed estremisti. Per l'accusa rischia fino a 5 anni di carcere
Lo scacchista e oppositore russo Garry Kasparov, che risiede all’estero, è stato inserito dalle autorità di Mosca nella lista dei “terroristi ed estremisti”. Dall’agenzia di stampa Russa Tass si apprende che l’uomo rischia fino a 5 anni di carcere. Recentemente Kasparov, già nelle mire di Mosca per aver più volte espresso la propria posizione antiputiniana, ha accusato il presidente russo di essere responsabile della morte di Alexei Navalny.
Nella lista dei terroristi
Tass ha riportato che l’autorità di vigilanza finanziaria russa Rosfinmonitoring ha designato il maestro di scacchi Garry Kasparov come terrorista ed estremista. Navaya Gazeta ha spiegato come Kasparov (che ha lasciato la Russia nel 2013 temendo un processo per aver criticato il Cremlino) è stato etichettato prima come “agente straniero” e ora inserito nella lista dei terroristi ed estremisti per la sua attività politica.
In risposta, lo scacchista (che ha accusato Putin di aver ucciso Navalny) ha detto che è un onore essere riconosciuto come un dissidente da un regime fascista come quello di Putin. Nel tweet su X scrive: “L’estremismo in difesa della libertà non è un vizio e la moderazione nel perseguimento della giustizia non è una virtù! Ma ogni opposizione, o semplice decenza, deve essere definita estremista dalla dittatura”.
Chi è Garry Kasparov
Garry Kasparov ha due vite: quella dello scacchista e quella dell’attivista politico. Garry Kasparov è nato a Baku, nell’attuale Azerbaigian, il 13 aprile del 1963. Fin da piccolo ha mostrato una capacità magistrale nel gioco degli scacchi, gioco di strategia molto apprezzato in Russia. Ben presto scalò la gerarchia dei campioni di scacchi, dal mondiale giovanile fino al campionato nazionale e infine del mondo. Il suo nome è divenuto noto anche per l’impresa di giocare contro il supercomputer Deep Blue, partita nella quale fu battuto.
Ma Kasparov è anche un attivista e dissidente politico che nel 2005 fondò il Fronte Civile Unito per preservare la democrazia elettorale in Russia. Organizzò diverse manifestazioni contro Putin e fu arrestato diverse volte. Dopo un duro pestaggio, temendo per la sua vita, fuggì dalla Russia. Dall’estero ha continuato ad attaccare il “regime di Putin”, per usare una formula tipica dello scacchista.
La repressione a Mosca
La libertà di stampa in Russia non è in buona salute. Recentemente un personaggio di spicco della stampa di opposizione è stato fermato con l’accusa di screditare l’esercito russo. Si tratta di Sergey Sokolov, il direttore del giornale Novaya Gazeta, la testata di Anna Politkovskaya prima del suo assassinio.
Il precedente direttore, a sua volta, è stato considerato un “agente segreto” e si è dimesso. Gran parte del personale di Novaya Gazeta si è trasferito all’estero per lavorare a Novaya Gazeta Europe in Lettonia. Attività che è stata dichiarata dalla Procura generale russa “indesiderabile sul territorio della Federazione Russa”.