Friedkin acquistano l'Everton, i proprietari della Roma vanno via? Arriva subito il chiarimento
I Friedkin, proprietari della Roma, hanno acquistato l'Everton, società di Premier League: le ultime e il futuro del club giallorosso
Mentre la Roma prova a rialzarsi dopo l’inizio stentato in campionato, l’esonero di Daniele De Rossi e le dimissioni dell’ad Lina Souloukou, nella Capitale (e non solo) fa notizia l’acquisto dell’Everton da parte dei Friedkin, proprietari anche del club giallorosso. Quali sono gli scenari per il club italiano.
- L'acquisto dell'Everton da parte dei Friedkin
- I Friedkin comprano l'Everton: i due comunicati clou
- Quale futuro per la Roma?
L’acquisto dell’Everton da parte dei Friedkin
L’interesse per l’Everton era datato: in estate, infatti, Dan Friedkin aveva già tenuto colloqui esclusivi con la proprietà del club di Premier League, prima di annunciare nel mese di luglio che non avrebbe proceduto con l’acquisizione.
Come anticipato da Bloomberg, il proprietario della Roma ha rilanciato il suo piano d’acquisto del club di Liverpool: la trattativa con Farhad Moshiri (che detiene il 94% dell’Everton) si è conclusa lunedì 23 settembre, come annunciato dalle parti in causa.
Dan Friedkin l’ha quindi spuntata su John Textor, altro investitore statunitense interessato all’acquisto dell’Everton. In questa corsa a due c’era un dettaglio che giocava a favore della famiglia Friedkin: prima di poter procedere all’eventuale acquisizione dell’Everton, Textor avrebbe dovuto vendere la quota del Crystal Palace che attualmente detiene, dal momento che le regole impediscono a un proprietario di possedere azioni di più di una squadra di Premier League.
Attenzione alla situazione dell’Everton. A oggi, la società è gravata da debiti che dovranno essere assunti dall’eventuale nuovo proprietario ed è all’ultimo posto della classifica di Premier League (insieme a Southampton e Wolverhampton, con solo un punto conquistato in 5 partite).
Il prossimo anno, però, la squadra si trasferirà in un nuovo stadio da 53 mila posti e, quindi, si prevede che aumenteranno i ricavi.
“Friedkin Vattene”: la scritta su alcuni volantini distribuiti al centro sportivo della Roma lo scorso gennaio quando fu esonerato Josè Mourinho.
I Friedkin comprano l’Everton: i due comunicati clou
Nel comunicato diffuso lo scorso 19 luglio da Friedkin ed Everton, c’era scritto: “Dopo un periodo di trattative esclusive, le discussioni tra Blue Heaven Holdings e The Friedkin Group su una potenziale vendita di una quota di maggioranza dell’Everton si sono concluse e The Friedkin Group non procederà con l’acquisto“.
La nota proseguiva così: “Sia Blue Heaven Holdings che The Friedkin Group hanno avviato discussioni in buona fede per valutare se fosse possibile concordare la vendita. Tali discussioni si sono concluse. Le parti concordano che sia nell’interesse di entrambi che l’Everton esplori opzioni alternative. The Friedkin Group rimarrà un finanziatore del Club ed è orgoglioso di aver rivestito un ruolo chiave nel consentire la costruzione del nuovo stadio, che contribuirà a garantire un futuro luminoso sia all’Everton che alla città di Liverpool”.
La chiosa finale: “Blue Heaven Holdings mantiene un rapporto positivo con The Friedkin Group e desidera ringraziarli per il tempo e l’impegno dedicato a questo processo. Quando ci saranno ulteriori novità da condividere, verranno fornite attraverso i canali di comunicazione ufficiali del club”.
Nel comunicato del 23 settembre, in cui si annuncia l’acquisto dell’Everton, il club inglese ha scritto: “Blue Heaven Holdings e il Gruppo Friedkin confermano di aver raggiunto un accordo sui termini della vendita della quota di maggioranza di Blue Heaven Holdings nell’Everton Football Club. La transazione è soggetta all’approvazione della Premier League, della Football Association e della Financial Conduct Authority. Siamo lieti di aver raggiunto un accordo per diventare custodi di questa iconica squadra di calcio – ha detto un portavoce del gruppo, proprietario anche della Roma e del Cannes -: siamo concentrati sull’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per completare la transazione. Non vediamo l’ora di fornire stabilità al club e di condividere la nostra visione per il suo futuro, compreso il completamento del nuovo stadio dell’Everton a Bramley-Moore Dock”.
Quale futuro per la Roma?
Ma cosa succederà tra i Friedkin e la Roma?
Il rapporto tra tifosi e proprietà Usa ha vissuto alti e bassi e i recenti avvenimenti, su tutti l’esonero dell’allenatore Daniele De Rossi dopo solo quattro giornate di campionato, hanno riacceso la contestazione nei confronti della proprietà e dei calciatori.
Venerdì 20 settembre, l’agenzia Adnkronos aveva parlato di un’opzione che, col passare delle settimane, sarebbe diventata più concreta di altre: questo scenario prevede l’acquisto dell’Everton e il progressivo ridimensionamento dell’impegno nella Roma.
Sullo sfondo ci sarebbe pronta un’offerta del Public Investment Fund (Pif) dell’Arabia Saudita, ma allo stato attuale si starebbe ancora ragionando sulla possibilità che venga ceduta l’intera società (servirebbe più di un miliardo di euro per far quadrare i conti) o “solo” una quota.
Ma gli stessi Friedkin, poche ore dopo l’annuncio dell’acquisto dell’Everton, hanno tenuto a precisare il prosieguo dell’impegno nella Roma tramite un lungo comunicato.
Dopo essersi presi la responsabilità per il momento dei giallorossi, tra campagna acquisti ed esonero di De Rossi, Dan e Ryan hanno chiosato: “L’eventuale acquisizione dell’Everton non modifica in alcun modo il nostro impegno verso la Roma. Al contrario, la sinergia tra i club potrà portare solo vantaggi alla Roma. Ogni club del nostro portafoglio opera indipendentemente, e la Roma rimane al centro delle nostre ambizioni calcistiche”.
“Potete stare tranquilli, il nostro impegno in termini di tempo, risorse ed energie verso la Roma non sarà ridotto. Il nostro obiettivo è chiaro: vedere la Roma competere costantemente ai più alti livelli del calcio europeo” le parole nel comunicato.