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Formaggio pecorino Deluxe ritirato per Listeria dai supermercati Lidl: tutti i lotti richiamati dal Ministero

Formaggio pecorino ritirato dagli scaffali dei supermercati per possibile presenza di Listeria: quali sono i rischi e cosa fare in caso di acquisto

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Rischio microbiologico. Il Ministero della Salute ha reso noto di aver richiamato del formaggio pecorino Deluxe dai supermercati Lidl. Si tratta delle versioni stagionate al miele e alla pera: il motivo è la presenza, in due lotti, del batterio Listeria Monocytogenes. Ecco cosa fare nel caso in cui si siano acquistate le confezioni nei supermercati e quali sono i rischi nel caso si sia consumato il prodotto in questione.

Quali sono i lotti a rischio Listeria

Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro due lotti, considerati a rischio microbiologico, il 1° dicembre 2023: riscontrata la presenza del batterio Listeria monocytogenes.

Quello che si sa è che il marchio di identificazione dello stabilimento è IT0929CE e che il formaggio è stato prodotto da Rocca Toscana Formaggi s.r.l., precisamente nello stabilimento di Arezzo. I lotti coinvolti sono:

  • MI223365 (variante al miele);
  • PE223366 (variante alla pera).

pecorino ritirato supermercati lidl listeriaFonte foto: Ministero della Salute

I formaggi pecorini ritirati dal Ministero della Salute

Secondo quanto spiegato dal Ministero della Salute, la presenza di Listeria monocytogenes oltre i limiti previsti è avvenuta “in autocontrollo”.

Inoltre, è coinvolto un numero limitato di punti vendita in:

  • Toscana;
  • Sardegna;
  • Lombardia;
  • Liguria;
  • Piemonte.

Cosa fare se si sono acquistati i formatti ritirati

Se avete acquistato il lotto in questione, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto.

Anzi, va riportato al punto vendita per richiederne la sostituzione o il rimborso.

Cosa si rischia con la Listeriosi

Tutti i dettagli sull’infezione da batterio Listeria monocytogenes – Listeriosi – sono riportati sul sito del Ministero della Salute.

Si tratta di un batterio molto diffuso nell’ambiente, in grado di resistere anche alle basse temperature.

Il rischio infezione riguarda soprattutto i soggetti fragili: donne incinte, anziani, neonati e persone immunodepresse, che potrebbero sviluppare una forma grave della malattia a prescindere dalle quantità di cibo contaminato ingerito.

Il consiglio è consumare i cibi dopo la cottura, visto che il batterio non sopravvive, e soprattutto tenerli separati da altri cibi durante le fasi di preparazione: il batterio, infatti, può comunque contaminare cibi già cotti.

Gli alimenti a rischio sono diversi, tra cui:

  • latte
  • verdura
  • formaggi molli
  • carni poco cotte
  • insaccati poco stagionati

formaggio-pecorino-ritirato-listeria Fonte foto: 123RF
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