Fondi russi Lega, spuntano "strane lettere" a Matteo Salvini
L'ex ministro dell'Interno è al centro di uno scambio epistolare con l'ambasciatore russo in Italia e il Prefetto di Siracusa
Si arricchisce di nuovi elementi lo scandalo sulla presunta trattativa per far arrivare alla Lega fondi illeciti provenienti dalla Russia e sul vertice all’Hotel Metropol di Mosca del 18 ottobre scorso.
Nel corso della puntata de “Le Iene” che andrà in onda su Italia Uno nella serata di oggi (martedì 1° ottobre 2019), sarà trasmesso un servizio su quello che la stessa trasmissione, nelle anticipazioni di puntata pubblicate sul sito, definisce “uno strano scambio di lettere istituzionali“.
Come riferito da “Le Iene”, lo scambio epistolare risale alla primavera di quest’anno e potrebbe essere collegato all’affaire Metropole. L’oggetto dello scambio epistolare tra l’ambasciatore russo in Italia, l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini e il Prefetto di Siracusa è lo stabilimento siciliano di proprietà dei russi della Lukoil.
Stando a quanto emergerebbe dallo scambio epistolare, nel mirino dei russi ci sarebbero i vari scioperi avvenuti negli ultimi 10 anni alla Isab di Priolo Gargallo, che, come spiega l’ambasciatore nella lettera, “avrebbero provocato danni per alcuni milioni di euro, nonché arrecato danni per la reputazione di Lukoil”.
Alla pressione russa avrebbe fatto seguito l’intervento del Prefetto di Siracusa, sollecitato da Matteo Salvini in un’altra lettera. La trasmissione “Le Iene” si chiede: “e se questo intervento di Salvini fosse stato un ‘favore’ italiano ai russi dopo quell’incontro al Metropole che, sostengono gli inquirenti, avrebbe in realtà coperto un tentativo di finanziamento dei russi alla Lega per 65 milioni di dollari?”.
L’inviato Silvio Schembri è andato a chiederlo all’ex ministro dell’Interno, ma Matteo Salvini ha replicato: “La maleducazione non mi piace. Io rispondo a tutti quelli educati e tu non sei fra loro. Mi scrivono tanti ambasciatori”.