Femmincidio di Ana Cristina Correia a Pesaro dopo la segnalazione di violenze, ma mancava denuncia al marito
La 38enne Ana Cristina Correia, madre di 3 figli, è stata uccisa dal marito Ezio di Levrano dopo anni di soprusi e violenze
Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 settembre, moriva nella propria abitazione in provincia di Pesaro Ana Cristina Correia Duarte, 38 anni e 3 figli. Arrestato con l’accusa di omicidio è il marito Ezio di Levrano, che avrebbe accoltellato la moglie mentre in casa c’erano anche i tre bambini. Si tratta dell’ennesimo femminicidio compiuto in Italia nel 2024. L’uomo era già stato segnalato per maltrattamenti, ma mai denunciato.
- Ana Cristina Correia uccisa a 38 anni
- Accoltellata di fronte ai figli in provincia di Pesaro
- L'ennesimo femminicidio del 2024
Ana Cristina Correia uccisa a 38 anni
Ana Cristina Correia Duerte, 38enne di origini brasiliane, e Ezio Di Levrano, camionista 53enne nato in Puglia, erano sposati da 14 anni. Il loro era un rapporto violento.
Lo scorso lunedì, Di Levrano aveva denunciato l’abbandono del tetto coniugale della moglie. Poche ore dopo, a presentarsi in caserma è stata Cristina Correia, raccontando di essere “stata vittima di violenze” da parte del compagno e di “volersi allontanare da lui”.
Il caso nel piccolo borgo di Monte Maggiore al Metauro, frazione di Colli Metauro, vicino Urbino
La donna non se l’è sentita di sporgere denuncia. Ma è comunque scattata la procedura di codice rosso, che prevede l’allontanamento da casa. Nella casa dove viveva col marito, però, la donna ha fatto rientro venerdì sera.
Tornata forse per prendere con sé i figli, la donna è stata aggredita dal marito. È scattata una violenta lite, che si è conclusa con la morte di lei, uccisa a coltellate e deceduta durante il trasporto in eliambulanza all’ospedale Torrette di Ancona.
Accoltellata di fronte ai figli in provincia di Pesaro
Mentre Cristina Correia veniva brutalmente uccisa dal marito, in casa erano presenti i tre figli della coppia, tutti minorenni, di 14, 13 e 6 anni.
I bambini in un primo momento hanno provato a tamponare le ferite della madre, per rifugiarsi a casa dei vicini, che hanno prontamente chiamato i soccorsi.
Poche ore dopo, sono giunti anche i nonni paterni per prendersi cura dei ragazzi. Nel frattempo, Ezio Di Levrano, già arrestato nel 2004 per droga, era fuggito.
L’uomo è stato ritrovato poco prima dell’alba non molto lontano dal luogo del delitto, nascosto nelle campagne del borgo di Monte Maggiore al Metauro, dove la coppia abitava.
L’ennesimo femminicidio del 2024
Quello di Ana Cristina Correia è il oltre il 50esimo femminicidio avvenuto in Italia dall’inizio dell’anno. Nel 2023, le donne uccise sono state 106, una ogni tre giorni. Oltre la metà degli omicidi è stato compiuto da mariti, compagni, fidanzati ed ex fidanzati, partner occasionali e pretendenti rifiutati.
Solo il 27%, secondo quanto riportato a Repubblica dalla presidente dell’associazione Donne in rete contro la violenza Antonella Veltri, denuncia, per via di “una sfiducia totale nel sistema giudiziario”.
E la denuncia, troppo spesso, non serve. I potenziali femminicidi vengono sottoposti a reclusioni brevi, per tornare a vendicarsi una volta usciti. O soggetti a misure blande, come il braccialetto elettronico (staccato a inizio processo) e gli arresti domiciliari, senza però verificare la distanza dall’abitazione della vittima.