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Errori in Lombardia? Salvini: "Lasciamolo dire ai medici"

Il leader della Lega ha parlato anche delle misure per la fase 2 e della regolarizzazione dei migranti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Lasciamolo dire ai medici e agli infermieri”. Così Matteo Salvini intervenendo a Radio 24 ha risposto a chi gli chiedeva se la Regione Lombardia abbia responsabilità per le carenze nella gestione dell’epidemia di coronovirus. “Lasciamo giudicare a coloro a cui la bomba è esplosa sulla testa e hanno fatto di necessità virtù”, ha detto. Secondo i dati diffusi dalla Protezione civile nella giornata di giovedì, nelle ultime 24 ore sono aumentati sia i nuovi contagi, 522, sia i morti, 111.

Parlando della fase 2, il leader leghista ha affermato che le “norme devono valere da Lampedusa al nord, servono regole chiare, questo non c’è, mentre la responsabilità penale in caso di malattia è a carico del datore di lavoro”.

Il leader della Lega si è scagliato contro il commissario Arcuri, che “è stato messo lì per fornire a tutti gli italiani mascherine e protezioni e non si sa che cosa abbia fatto in queste settimane”.

Riguardo alle regolarizzazioni dei migranti Salvini ha detto che il provvedimento deciso dal governo è diverso dalla sanatoria voluta nel 2009 dall’allora ministro Roberto Maroni: “Questa è una cosa indiscriminata, ora si sanano anche le decine di migliaia di immigrati che hanno fatto domanda, a cui è stata respinta dalle commissioni, perché falsa e bugiarda”.

“Una cosa – continua – è allungare il permesso di lavoro a chi ha già un contratto di lavoro e per me ha un senso, un conto è sanare indiscriminatamente chiunque ci dica io ero in Italia prima del 8 marzo 2020. Qui si regolarizzano anche quelli che bivaccano in questo momento di fronte alla stazione Termini”.

“Noi stiamo con gli italiani, nel rispetto delle regole, italiane e europee”, ha detto Salvini parlando del rapporto con l’Unione Europea. “Se il Mes è un regalo così vantaggioso perché questa settimana – ricorda – è stato rifiutato dalla Grecia, dalla Spagna, dal Portogallo e dalla Francia e allora evidentemente non è così vantaggioso”.

“Noi chiediamo semplicemente – spiega – che in un momento straordinario che la Banca centrale europea faccia quello che ha fatto bene in tempi ordinari, accelerando, visto che siamo in tempi di difficoltà, non mi sembra di chiedere la luna, chiedo semplicemente che un organismo che fa quello per legge, lo faccia di più, visto che ne abbiamo più bisogno”.

Fase 2: a Milano riaprono i mercati. Le nuove modalità Fonte foto: Ansa
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