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Elon Musk vuole salvare Stellantis e i colossi dell'auto da multe miliardarie: qual è il suo piano

Stellantis e altre aziende automobilistiche chiedono aiuto a Elon Musk e a Tesla per evitare le multe in Unione europea

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Alcune case automobilistiche, tra cui anche Stellantis, hanno presentato un piano per unirsi in un “pool” con la società di Elon Musk Tesla, mettendo in comune le emissioni di carbonio prodotte dalle rispettive nuove auto vendute, in modo da evitare le sanzioni europee previste per chi non rispetta i nuovi limiti di CO2 per chilometro nel 2025.

L’alleanza di Stellantis con Tesla

Stellantis (il gruppo che include i principali marchi di auto Italiani come Fiat), Toyota, Ford, Mazda e Subaru hanno proposto a Tesla, l’azienda di auto elettriche di Elon Musk, di formare un pool, un’alleanza, per evitare di subire sanzioni dall’Unione europea.

Le case automobilistiche vogliono comprare i carbon credits di Tesla, per rimandare la riduzione delle emissioni delle nuove auto che venderanno nel 2025 e, al contempo, non pagare nessuna multa all’Ue.

Elon Musk StellantisFonte foto: ANSA
John Elkann, presidente di Stellantis

La notizia è stata riportata dal Sole 24 Ore che avrebbe visionato un documento depositato presso l’Ue che parla del pool. Anche Volvo, Polestar e Smart starebbero per firmare un accordo simile con Mercedes.

I nuovi limiti europei

A partire dal 2025 tutte le aziende che vendono auto in Ue dovranno rispettare un limite medio di emissioni di CO2 per le nuove vetture immatricolate di 93,6 grammi per chilometro, contro i 115,1 grammi del 2024.

In caso questo limite non venga rispettato, le case automobilistiche rischiano multe da miliardi di euro, in un periodo in cui la crisi del mercato dell’auto sta mettendo in difficoltà anche i gruppi più grandi.

Le aziende che inquinano meno però, come Tesla, guadagnano carbon credits, che possono vendere ad altre società che invece sforano i limiti. È come se Tesla inquinasse in negativo e si facesse carico delle emissioni delle altre aziende, in cambio di un pagamento.

Come funzionano i carbon credits di Tesla

Da anni Tesla utilizza i carbon credits come parte del suo modello di business. La sua natura di azienda che produce auto elettriche, quindi a emissioni bassissime, le permette di accumularne una grande quantità.

Al contempo molte aziende tradizionali del settore, come Stellantis o Volkswagen, stentano a stare al passo con le nuove normative e quindi comprano carbon credits per evitare le multe.

Secondo una stima di Credit Suisse, nel 2020 Tesla aveva venduto 1,4 miliardi di dollari in carbon credits su un fatturato di 13,7 miliardi di cui 1,6 di profitti.

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