Elodie nel calendario Pirelli, la frase su corpo e sessualità e l'attacco al governo Meloni: “Imperdonabile”
Elodie Di Patrizi attacca il governo Meloni e spiega perché ha deciso di essere la protagonista del nuovo Calendario Pirelli
Elodie Di Patrizi a ruota libera sulla scelta di essere protagonista nell’ultima edizione del Calendario Pirelli. Titolo,”Refresh and Renewal”. A fotografarla Ethan James Green. Intervistata da La Repubblica, la popstar ha anche attaccato il governo guidato da Giorgia Meloni.
- Elodie: "Dobbiamo riprenderci la libertà di essere sexy"
- Elodie: "In Italia c'è repressione"
- L'affondo sul governo di Giorgia Meloni
Elodie: “Dobbiamo riprenderci la libertà di essere sexy”
Quando all’artista è stato chiesto perché abbia deciso di fare il calendario ha ricordato le star che l’hanno preceduta e che hanno preso la sua stessa decisione. “Quindi – ha rilanciato – la domanda giusta sarebbe un’altra: perché non avrei dovuto accettarlo?”.
In diverse occasioni e diversi personaggi del mondo dello spettacolo, in tempi non sospetti, l’hanno accusata di essere troppo esibizionista.
“Credo che il corpo – ha spiegato Elodie – sia una parte fondamentale del modo di raccontarci, e anche di riprenderci la libertà di essere sexy, sensuali”.
Ora il calendario senza dubbio farà nascere nuove polemiche. La Di Patrizi, però, non è preoccupata da questo: “Ma io non sono preoccupata. Ci sono altri problemi, quelli veri. Questo no, non mi preoccupa. Esisto, meno male. Mi piaccio e il mio corpo mi aiuta a raccontare qualcosa di me. Non penso che avere una sessualità sia peccato”.
Elodie: “In Italia c’è repressione”
La cantante ha sostenuto che dietro le critiche si nasconde una spinta concettuale relativa alla censura. Secondo l’artista chi si impegna a denigrare sull’utilizzo del corpo è colui che vuole reprimere, che non vuole accettare la libertà: “Repressione anche in Italia? Certo. Da noi il delitto d’onore fino a quando è stato legale, una quarantina di anni fa?”.
L’ex allieva di Amici di Maria De Filippi ha poi confermato che Ethan James Green, che è gay dichiarato, avverte una forte reazione contro la sua comunità, in particolare da parte di alcuni politici che innescano volutamente casi mediatici per guadagnare consenso.
“Credo sia colpa della libertà – ha spiegato Elodie -. Quando qualcuno sceglie di essere libero, di esistere come gli viene naturalmente, suscita timore in chi fa la scelta opposta. C’è tanta gente che non si scopre neppure quando è sola”.
L’affondo sul governo di Giorgia Meloni
Quindi l’affondo sul governo Meloni. Per la Di Patrizi “è evidente come ci sia un problema di diritti acquisiti minacciati. Attaccando il matrimonio gay, o l’aborto, si attacca la libertà”.
“La cosa per cui soffro di più – ha aggiunto – è che sia una donna (Giorgia Meloni, ndr) a farlo. Come è possibile che non si accorga di lavorare per gli interessi degli uomini? Questo è un atteggiamento imperdonabile. Non si può toccare la libertà di scelta. Non si può assolutamente, è grave. Lascia senza parole; è talmente assurdo, incomprensibile come si possa accettare”.
E ancora: “Come può permettersi di fare una cosa del genere? Il nostro è un Paese democratico, dovremmo ricordarcelo sempre. Se poi vogliamo fare altro… Ovviamente non ho simpatia per questo governo, perché per me la libertà è sinonimo di felicità. Banalmente, come se fossi una bambina. E soprattutto i giovani vengono penalizzati, per qualcosa che io non comprendo”.
Eppure Fratelli d’Italia continua ad essere il primo partito nel Paese e a mantenere consenso. “Perché c’è paura – sostiene Elodie -, quando non esiste la comprensione del vero problema. Io vengo da un quartiere di Roma dove i guai sono talmente tanti che tutto ti spaventa, perché tutto è aggressione. Nasci che sei già aggredito, non c’è un sorriso fuori da casa. Quindi le persone quando vedono i personaggi pubblici alzare la voce e gridare, sono comprensibilmente d’accordo con loro”.
Secondo Elodie chi parla alla cosiddetta pancia del Paese lo fa per approfittarsene, “perciò è doppiamente meschino”. Così “è facile. Cosa facciamo, torniamo al matrimonio a 18 anni, a dieci figli? Torniamo al fascismo? Diamo soldi per ogni figlio, 400 euro al mese? Cosa vuoi che ti rispondano? La gente del mio quartiere non arriva alla fine del mese, che discorso è? Il politico che avanza proposte simili fa semplicemente gli affari suoi, senza pensare che ci sono vite dall’altra parte. Quindi è meschino. E fatto da una donna è meschino il doppio”.