Elezioni verso il rinvio, slitta voto a Milano e Roma. Nuove date
Le Elezioni Amministrative originariamente in programma in primavera si potrebbero tenere in autunno
Le Elezioni Amministrative che si sarebbero dovute tenere in primavera in Italia dovrebbero essere rinviate a ottobre. Lo scrive il ‘Corriere della Sera’, che cita diverse fonti, sia parlamentari che governative. Alla base della decisione ci sono l’aumento tendenziale dei casi di contagio da Covid-19 e la possibile terza ondata dovuta alle varianti di coronavirus.
Le probabili nuove date per le Elezioni Amministrative
Le possibili nuove date individuate per le Elezioni Amministrative in autunno sono quelle di domenica 10 e lunedì 11 ottobre.
Il decreto del ministro dell’Interno potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri già nella giornata di giovedì 4 marzo o nei prossimi giorni. L’istruttoria disposta dalla ministra Luciana Lamorgese sarebbe già conclusa e il provvedimento già pronto.
Nel governo crescerebbe l’ipotesi del rinvio a dopo l’estate di tutte le elezioni in programma da qui a fine giugno. Ma è necessario il benestare informale dei maggiori partiti, che dovrebbe arrivare senza difficoltà nonostante lo slittamento potrebbe andare a sfavore delle compagini politiche in vantaggio negli ultimi sondaggi. Si dice favorevole invece Giuseppe Toti con la sua nuova formazione “Cambiamo”: “Abbiamo un vantaggio competitivo rispetto agli altri piccoli partiti di centro — dice il governatore della Liguria — perché siamo più presenti sul territorio”.
Nello specifico, si tratta delle Regionali previste in Calabria l’11 aprile, delle suppletive di Siena e delle amministrative in programma in circa 1200 Comuni, compre le quattro città più popolose: Roma, Milano, Napoli e Torino.
Per le regionali calabresi il governo dovrebbe varare il decreto entro la metà di marzo, mentre per le amministrative il termine ultimo per decidere la nuova tornata elettorale è previsto alla fine di aprile.
“Il rinvio del voto dovuto alla pandemia è una brutta notizia non tanto per la situazione politica in sé ma perché significa che le misure di contenimento finora messe in campo non sono state sufficienti”, ha commentato il capogruppo Pd in consiglio comunale di Torino Stefano Lo Russo. “Ce l’aspettavamo, una scelta prudenziale condivisibile”, ha aggiunto il segretario metropolitano del capoluogo piemontese del Pd Mimmo Carretta.