Eleonora Giorgi e il tumore al pancreas: "Poche possibilità", l'attrice spera nella cura sperimentale a Verona
Durante un’intervista Eleonora Giorgi ha raccontato la lotta contro il tumore al pancreas, per il quale proverà anche una cura sperimentale a Verona
Nel corso di un’intervista, l’attrice e regista Eleonora Giorgi ha raccontato della lotta contro il tumore al pancreas a distanza di un anno dalla diagnosi, ammettendo che “ci sono poche possibilità” ma senza perdere la speranza, grazie a un programma di cura sperimentale disponibile a Verona.
L’intervista a Eleonora Giorgi
Lo scorso novembre l’attrice e regista 70enne Eleonora Giorgi aveva raccontato durante Pomeriggio Cinque di aver ricevuto una diagnosi per un tumore al pancreas: “Ora comincia il cammino che condividerò con decine di migliaia di persone, la chemio, l’operazione, poi il ritorno: lo voglio vivere in vostra compagnia”.
A distanza di quasi un anno da quel momento molto umano, durante il quale l’attrice aveva ricordato che “non siamo Superman, non dobbiamo vergognarci della malattia”, Eleonora Giorgi è tornata sugli schermi per una nuova intervista.
Eleonora Giorgi con Carlo Conti e Alessia Marcuzzi nel maggio 2024, durante la 69esima edizione dei David di Donatello
Questa volta è stata ospite di Verissimo dove, in collegamento da casa con al suo fianco l’ex marito Massimo Ciavarro, ha parlato della malattia e delle prospettive future.
Un percorso molto impegnativo
Proprio parlando del suo ex marito, la Giorgi ha speso parole al miele: “Lui mi è sempre stato accanto e non mi ha mai mollata. Massimo deve esserci per Paolo un domani, è il suo compito questo e lui lo sa. La mia paura? Se non ce la farò ho paura di essere dimenticata dal mio piccolino, dal mio Gabriele (figlio di Paolo Ciavarro, ndr)”.
“Lui è capriccioso, ascolta solo me, come farà poi? Allora voglio scrivergli una lettera per farmi ricordare anche quando sarà grande” ha poi detto l’attrice, non nascondendo che al momento le possibilità di sconfiggere la malattia non sono molte.
La Giorgi parla di un percorso di cura “molto impegnativo”, chiarendo che la sua priorità oggi è “vivere dell’amore della famiglia e degli amici con profonda felicità. Sto ricevendo tanti messaggi d’affetto anche da persone autorevoli che avevano il mio numero”.
La cura sperimentale
Eleonora Giorgi non ha però perso la speranza, e lo dimostra anche parlando del suo aspetto attuale: “Mi dicevano che i miei capelli biondi, naturali, erano i più belli del cinema, ma sapete che cosa penso? Sono bella anche così, anzi lo voglio dire a tutte le donne malate, che fanno la chemio: scopritevi come me, non vergogniamoci”.
Le speranze sono legate però anche a qualcosa di concreto: “Una clinica americana ha trovato una via d’accesso per questo tumore, ma non funziona con tutti. Mi hanno spiegato che c’è il 14% di possibilità. Adesso i miei campioni sono stati inviati negli Stati Uniti e vedremo”.
Proprio per questo, l’attrice vincitrice del David di Donatello nel 1982 per la sua interpretazione in Borotalco ha ammesso che spera “di entrare in un programma di cura sperimentale a Verona”,