È morto Luca Goldoni a 95 anni: addio alla storica firma del giornalismo italiano
Si è spento il giornalista e scrittore Luca Goldoni che ha raccontato l'Italia e le sue evoluzioni per decenni
Si è spento a Bologna Luca Goldoni, scrittore, umorista e storico giornalista. Aveva 95 anni. Lungo la sua carriera ha lavorato per diverse testate quali Resto del Carlino, Corriere della Sera, Giorno, Nazione e Oggi.
- Gli esordi a La Gazzetta di Parma
- Le opere celebri del giornalista e scrittore
- Goldoni e il pensiero sui tempi contemporanei
Gli esordi a La Gazzetta di Parma
Nato a Parma il 23 febbraio 1928, è stato inviato di guerra e giornalista di cronaca nera. Ha esordito nel mondo del giornalismo scrivendo per La Gazzetta di Parma.
Oltre ad essere un cronista è stato un opinionista, scrutatore acuto di costume per numerose testate. Ha raccontato per decenni l’Italia e i suo mutamenti tramite un gusto unico e uno stile originale.
Un’immagine di Luca Goldoni
Le opere celebri del giornalista e scrittore
Tra i suoi tanti articoli celebri, si ricorda quello tramite cui incoronò Nilla Pizzi “Regina della canzone italiana”. Notevole anche il lavoro, ‘crudo’ e sofisticato sull’Italia di oggi, “Cosa farò da piccolo”, libro dedicato alla moglie Franca.
Particolarmente proficua la sua attività di giornalista. Tra le tante opere da ricordare c’è ance una sua raccolta dal titolo “È gradito l’abito scuro”, un lavoro che fu pubblicato nel 1972.
Diversi anche i saggi che seppe confezionare con maestria e ingegno sul costume italiano.
Illuminanti quelli che descrissero il periodo tra il boom economico e il post Sessantotto, oltre a quelli di argomento storico (“Maria Luigia donna in carriera”, “Garibaldi l’amante dei Due Mondi”).
Nel 2002 pubblicò il suo primo romanzo, “Il sopravvissuto”, con il quale vinse il Premio Fenice Europa.
Goldoni e il pensiero sui tempi contemporanei
A proposito dei tempi contemporanei spiegava che “in Italia predomina questo tipo di galateo: stai conversando in strada con un amico che a un tratto avverte la suoneria (o vibrazione) del suo smartphone e subito, senza scusarsi, tronca la conversazione e si mette a parlare con l’altro. Da noi, l’interlocutore lontano ha la precedenza su quello presente”.
Dunque un altro lutto nel mondo del giornalismo. Poco più di un mese fa il mondo della comunicazione ha pianto la scomparsa di Idris Sanneh.