Nuovo Dpcm, ricongiungimento con gli anziani: come funziona
Per le coppie e gli anziani non autosufficienti è previsto il ricongiungimento per le festività natalizie: lo ha detto il premier Giuseppe Conte
Tra i temi più discussi del nuovo Dpcm, che ha validità dal 4 dicembre al prossimo 15 gennaio, c’è il ricongiungimento familiare e delle coppie. In merito a questo punto, il premier Giuseppe Conte ha speso alcune parole durante il suo discorso agli italiani dopo il confronto con le Regioni.
Il punto chiave che consente di ricongiungersi ai propri cari durante le feste è quello delle “eccezioni” al divieto di spostarsi tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e tra comuni nei giorni del 25 dicembre, il 26 dicembre e l’1 gennaio.
Le eccezioni, come ha chiarito il premier, sono: motivi di salute, urgenza o “stato di necessità”, oltre alla possibilità di rientrare nel proprio domicilio o nella propria residenza. Sono escluse soltanto le seconde case.
Ricongiungimento con gli anziani: come funziona
Tra i “casi di necessità”, ha specificato Conte in un passaggio del suo discorso alla popolazione, rientra l’assistenza a persone non autosufficienti.
È quindi consentito spostarsi tra regioni (e tra comuni nei giorni del 25 dicembre, il 26 dicembre e l’1 gennaio) per andare da anziani soli o parenti malati. Sempre usando l’autocertificazione e indicando il caso di necessità.
Nuovo Dpcm: il ricongiungimento familiare
Il premier, inoltre, ha sottolineato che “sarà sempre consentito il rientro nel comune di residenza o dove si abita con continuità”. Questo, ha aggiunto, “consentirà il ricongiungimento delle coppie“.
Così, in definitiva, per ricongiungersi con i propri familiari nei giorni di Natale si potrà contare sul rientro presso la propria residenza o domicilio, oppure sull’assistenza a “persone non autosufficienti” nel caso di genitori anziani o nonni.
Per le coppie, invece, è previsto il rientro nel comune in cui si abita con continuità così da potersi riunire con i propri affetti stabili.