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Donald Trump verrà arrestato? L'annuncio-choc su Truth Social e l'appello: "Protestate, riprendetevi il Paese"

Donald Trump fa un annuncio-choc sul suo social: "Martedì verrò arrestato", cosa si sa a proposito delle indagini contro il tycoon

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Donald Trump verrà arrestato? Questo è quanto il tycoon nonché ex presidente degli Stati Uniti ha annunciato su Truth Social, il social network da lui fondato, a proposito di una “leak” ottenuta dall’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan su un’indagine che lo vede coinvolto. Secondo le indiscrezioni pubblicate da Trump, il presunto arresto dovrebbe compiersi martedì 21 marzo.

Trump verrà “arrestato”, l’annuncio su Truth Social

Sabato 18 marzo Donald Trump ha pubblicato su Truth Social un annuncio che ha scatenato un vero e proprio terremoto.

Le sue parole: “Fughe di notizie illegali da un ufficio del procuratore di Manhattan corrotto e altamente politicizzato, che ha permesso al crimine violento di battere nuovi record, il cui capo è finanziato da George Soros, indicano che, sebbene non sia stato possibile provare alcun crimine e basandosi su una favola vecchia e pienamente smontata (da molti altri procuratori!), il candidato repubblicano largamente in testa ed ex presidente degli Stati Uniti sarà arrestato il martedì della prossima settimana”.

Donald Trump verrà arrestatoFonte foto: IPA
Donald Trump ha annunciato che verrà arrestato e ha arringato i suoi sostenitori: “Riprendiamoci il Paese!”

Quindi il tycoon lancia un appello ai suoi sostenitori: “Protestate, riprendetevi il nostro Paese!”. A proposito di queste parole sui social e presso alcune redazioni internazionali già ricorre la paura di una nuova Capitol Hill, l’assalto del 6 gennaio 2019 al Campidoglio statunitense da parte dei sostenitori di Donald Trump. Cosa c’è di vero nell’annuncio dell’ex inquilino della Casa Bianca?

Le indagini sulla relazione con una pornostar

In realtà un’indagine a carico di Donald Trump da parte della procura distrettuale di Manhattan esiste. Il procuratore Alvin Bragg, infatti, avrebbe presentato presso il grand jury prove su una vicenda che coinvolgerebbe il tycoon e la pornostar Stormy Daniels, al secolo Stephanie Clifford.

Secondo quanto ricostruito da ‘Reuters’ e ‘Usa Today’, nel 2016 Michael Cohen, in quel tempo avvocato personale di Trump, avrebbe pagato 130 mila dollari a favore della Clifford in cambio del suo silenzio sulla precedente relazione con il tycoon che in quel periodo si trovava in campagna elettorale.

La replica di un portavoce

Un portavoce di Donald Trump, raggiunto da ‘Usa Today’, ha specificato che l’ex presidente non avrebbe ricevuto alcuna notifica.

L’attuale difensore legale Joe Tacopina – riferisce ‘RaiNews’ – ha dichiarato che in realtà “Donald Trump si consegnerà alle autorità senza complicazioni se sarà incriminato”. Perché proprio martedì?

‘Reuters’ fa sapere, secondo un portavoce che ha chiesto l’anonimato, che proprio martedì il procuratore distrettuale Alvin Bragg incontrerà le forze dell’ordine per formalizzare un atto di accusa.

Sostanzialmente, l’annuncio di Trump è quindi una “leak” non accompagnata da alcuna notifica, ma le fonti vicine all’ex presidente confermano l’esistenza di indagini.

Una precisazione sulla parola “arresto”

Va detto, comunque, che non vi è alcuna prova sulla possibilità di arresto nei confronti di Donald Trump: a tal proposito ‘Usa Today’ ha raccolto una dichiarazione dell’ex procuratore Renato Mariotti.

Quest’ultimo ha sottolineato la differenza tra atto d’accusa – ciò che riporta ‘Reuters’ seguendo il portavoce – e arresto con queste parole: “In genere gli imputati non vengono arrestati in casi come questo, quando sono rappresentati da un avvocato”.

Un altro ex procuratore federale, Barbara McQuade, ha riferito a ‘Usa Today’ che l’arresto può essere applicato quando si presenta il pericolo di fuga dell’indagato, ma Donald Trump ha anche ribadito la sua corsa alle elezioni presidenziali del 2024.

trump-arrestato Fonte foto: IPA
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