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“Distanziamento sociale” da coronavirus, l'ironia è social

Abbracci e strette di mano bandite, il coronavirus ci allontana. Il “distanziamento sociale” è il primo passo contrastare il contagio e il #droplet impazza sul web

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Oltre alla sospensione dell’attività scolastica, sportiva e delle manifestazioni pubbliche e private, il decreto ministeriale firmato nella serata di mercoledì per contenere il contagio da coronavirus include misure e suggerimenti definiti di “distanziamento sociale”. Stop ad abbracci e strette di mano, impariamo a salutarci tenendo le giuste distanze.

In piena emergenza coronavirus, tutti dobbiamo provare ad adattare il nostro stile di vita. Il primo fondamentale suggerimento contenuto nel decreto ministeriale resta quello di lavarsi spesso le mani e di coprirsi bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce. Si raccomanda poi di evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e, in generale, di trattenersi dalle canoniche modalità di saluto: abbracci, baci e strette di mano sono infatti bandite dalle straordinarie, ma necessarie, misure di “distanziamento sociale”.

Il web, regno della socialità “distaccata”, non poteva non esprimersi e, non tralasciando l’ironia, fa sentire la propria voce. C’è chi sottolinea l’importanza di una presa di coscienza comune, con le precauzioni che devono partire proprio dai cittadini: “credo che in questo momento avere una maggiore cautela in tutto sia importante. Un maggior buon senso e la responsabilità di ciò che si fa spetta proprio a noi adulti…”, chi approfitta del coronavirus per creare nuovi pretesti: “una volta la scusa era ‘Amore, ho il mal di testa’. Adesso invece la scusa è ‘Amore, non ti voglio contagiare’”, chi si riscopre romantico: “ma “per te violerei anche il droplet” si può considerare una dichiarazione d’amore ai tempi del Coronavirus?”, ci propone misure definitive: “questa cosa del metro di distanza la renderei obbligatoria per sempre”, e, infine, chi cita Trilussa: “Invece a salutà romanamente, ce se guadambia un tanto co l’iggene, eppoi nun c’è pericolo de gnente. Perché la mossa te viè a dì in sostanza: ‘semo amiconi… se volemo bene… ma restamo a ‘na debbita distanza”.

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Coronavirus in Italy Fonte foto: ANSA
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