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Guerra Ucraina Russia, ultime notizie di oggi: carte segrete Usa-Nato pubblicate sui social

Tutti i principali aggiornamenti in diretta di venerdì 7 aprile 2023 della guerra in Ucraina, giunta oggi al suo 408esimo giorno

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

La guerra in Ucraina è arrivata al 408esimo giorno. Spaccatura nella Nato in merito alla possibile adesione dell’Ucraina. Mentre Polonia e paesi baltici spingono per l’ingresso di Kiev nell’alleanza, Usa, Germania e Ungheria frenano. Il timore è che dando il via a una tabella di marcia per l’adesione la Russia possa sentirsi provocata, dando così il via a un’escalation.
Secondo il ‘New York Times’ alcuni documenti top secret degli Stati Uniti e della Nato sarebbero stati pubblicati su Twitter e Telegram. Parte dei documenti sarebbe stata alterata rispetto alla loro forma originale.

Il racconto della giornata

  1. Monobank: 540 mila dollari a chi farà volare drone ucraino a Mosca

    Il co-fondatore della banca online ucraina MonobankVolodymyr Yatsenko, ha riferito a ‘Nexta’ che l’istituto di credito mette a disposizione 540 mila dollari (pari a circa 20 milioni di grivnie) per chiunque farà atterrare un drone con simboli patriottici ucraini sulla piazza Rossa di Mosca.

  2. Giornalista del Wall Street Journal incriminato per spionaggio in Russia

    Evan Gershkovich, il giornalista statunitense del Wall Street Journal arrestato nei giorni scorsi in Russia, è stato formalmente incriminato per spionaggio. Lo riporta l’agenzia Tass. Il reporter nega tutte le accuse.

  3. Alla Via Crucis del Papa un ucraino e un russo insieme

    Un giovane ucraino e un giovane russo potrebbero pregare insieme stasera, alla Via Crucis del Colosseo (Papa Francesco non ci sarà). Dovrebbe accadere alla decima stazione (‘Gesù è spogliato delle vesti‘).  Al centro delle meditazioni anche la voce dei migranti che arrivano in Europa dall’Africa, l’appello di giovani dell’America Latina contro il narcotraffico e la corruzione che imperversa nei loro Paesi. E ancora: sarebbe prevista la testimonianza di un religioso della penisola balcanica e di una suora dell’Africa centrale i quali evocheranno in particolare le sofferenze dei cristiani perseguitati.

  4. Sito di notizie russo, 'il documento segreto Usa-Nato un falso'

    Il documento top secret degli Usa e della Nato sull’Ucraina pubblicato questa settimana sui social “probabilmente non è altro che un falso, progettato per calmare e distrarre le forze armate della Federazione Russa prima dell’inizio delle operazioni offensive delle forze armate ucraine”. Lo scrive su Telegram ‘Readovka’.

    Il motivo di questa conclusione è da ricercare nel fatto che, secondo il sito di notizie russo, “il documento contiene una valutazione irrealistica delle perdite russe, principalmente nel settore dell’aviazione, e in tutto il rapporto ci sono informazioni sull’impreparazione delle forze armate ucraine per un’offensiva nel prossimo futuro”.

  5. lavrov
    Mosca, colloqui con Kiev se si rispettano nostri interessi

    La Russia è aperta a un negoziato per porre fine alla guerra con l’Ucraina, ma a una condizione: “Il negoziato non può esserci fino a che i nostri interessi non saranno presi in considerazione“. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov durante una conferenza stampa congiunta con l’omologo turco Mevlut Cavusoglu ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. Il ministro degli Esteri russo ha aggiunto che “l’Occidente non vuole il negoziato“.

  6. Lula
    Lula: "L'Ucraina rinunci alla Crimea"

    Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva (nella foto) chiede a Zelensky di rinunciare alla Crimea per porre fine alla guerra.
    Putin “non può impadronirsi del territorio dell’Ucraina. Forse discuteremo della Crimea. Ma quello che ha invaso in più, lo deve riconsiderare”, ha detto Lula. “Nemmeno Zelensky può volere tutto”, ha aggiunto. Lula presenterà nei prossimi giorni un suo progetto di mediazione al presidente cinese Xi Jinping.

  7. Evan Gershkovich
    Il giornalista Evan Gershkovich fa appello contro il suo arresto

    Il giornalista americano Evan Gershkovich (nella foto) presenterà appello contro il suo arresto. Lo rende noto la corte del distretto di Lefortovo. Il reporter 32enne, corrispondente dalla Russia del ‘Wall Street Journal‘, è accusato di spionaggio. Non è ancora stata stabilita la data dell’udienza d’appello.

  8. Ucraina nella Nato, c'è divisione

    C’è divisione nella Nato in merito a quello che dovrebbe essere lo status postbellico dell’Ucraina: secondo il ‘Financial Times’ Usa, Germania e Ungheria si opporrebbero alle intenzioni di far aderire Kiev all’Alleanza atlantica, mentre Polonia e paesi baltici guidano la posizione di chi vorrebbe offrire all’Ucraina una tabella di marcia per aderire alla Nato. Il ‘Financial Times’ parla di un acceso dibattito tra i ministri degli esteri della Nato a Bruxelles.

  9. Pace, ex ambasciatore Usa guarda alla Cina con fiducia

    La lista di 12 punti sullo stato della guerra e su una possibile mediazione presentati da Xi Jinping hanno “un aspetto molto positivo”. Lo sostiene Qilliam Taylor, ex ambasciatore americano a Kiev dal 2006 al 2009. Taylor ha rappresentato gli Usa sotto i governi Bush e Obama. Su un punto, però, Taylor dissente: “Il leader cinese propone un cessate il fuoco immediato. Ma questo significherebbe cominciare una trattativa con circa il 15% del territorio ucraino in mano ai russi”.

  10. NYT: "Documenti top secret pubblicati sui social"

    Secondo il ‘New York Times’ alcuni documenti top secret degli Usa e della Nato sarebbero stati pubblicati su Twitter e Telegram. I file conterrebbero informazioni sui piani per rafforzare l’esercito di Kiev in vista di un’offensiva contro la Russia. I documenti sarebbero stati modificati in alcuni punti. Il Pentagono ha avviato un’inchiesta.

  11. Separatisti filorussi: "Tre civili uccisi a Lisichansk"

    L’agenzia di stampa russa ‘Ria Novosti’ riporta l’accusa dei alcuni separatisti filorussi del Donbass secondo i quali tre civili sarebbero rimasti uccisi, e un quarto ferito, in un bombardamento messo in atto a Lisichansk dall’esercito ucraino. Le vittime si sarebbero trovate a una fermata dei mezzi pubblici.

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