Guerra Israele-Hamas, ultime news oggi: le due prigioniere russe liberate come "tributo a Vladimir Putin"
Cinquantatreesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas: aiuti umanitari insufficienti e rischio epidemie. L'ospedale di Jenin è circondato
È il 53esimo giorno di guerra fra Israele e Hamas, il quinto di tregua. Il conflitto ha prodotto fino a ora oltre 14.800 palestinesi uccisi, di cui 5.600 bambini, secondo Il ministero della Salute di Gaza. In Israele sono invece 1.200 i morti nell’attacco del 7 ottobre. Si lavora per estendere ancora il cessate il fuoco.
Nella notte Israele ha isolato Jenin, nel più grande dei numerosi raid nella Cisgiordania occupata. Anche l’ospedale non è stato risparmiato e si teme un’esperienza già vista a Gaza.
Nel frattempo è chiaro che gli aiuti che entrano a Gaza sono “insufficienti per soddisfare le vaste necessità”, come afferma l’ONU.
Anche l’Oms ha fatto sapere che esiste il rischio di diffusione di malattie infettive tra gli 1,8 milioni di sfollati di Gaza.
Il racconto della giornata
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Quattro palestinesi tra cui un bambino di 8 anni sono stati uccisi in Cisgiordania dall'IDF
L’autorità palestinese riporta che quattro persone, tra cui un ragazzo di 15 anni e un bambino di 8 sarebbero stati uccisi dall’esercito israeliano nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania.
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Israele: ritardo tecnico nel rilascio degli ostaggi
Il rilascio degli ostaggi israeliani previsto per la giornata di oggi avverrà con ritardo. Per Israele stessa però si tratterebbe solo di un problema tecnico. Hamas sarebbe quindi intenzionata a liberare i 10 prigionieri come da accordi.
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3 palestinesi uccisi sulla Striscia di Gaza
Le forze israeliane hanno ucciso 3 palestinesi sulla Striscia di Gaza. Lo fa sapere il portavoce Daniel Hagari: “Minacciavano le forze israeliane”.
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Hamas libera le donne russe "per omaggiare Putin"
Elena Trupanov e la madre Irena Tatti, 73 anni, sarebbero state liberate per rendere omaggio a Vladimir Putin. È quanto riporta ‘Haaretz’.
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Israele punta sulle gallerie di Hamas
Israele sta puntando sulle gallerie di Hamas, dove troverebbero riparo i terroristi a profondità che raggiungono anche gli 80 metri. Tel Aviv comunica che potrebbe impiegare robot localizzatori e gel esplosivo.
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Hamas ha iniziato a consegnare i 10 ostaggi alla Croce Rossa
Secondo il ‘Jerusalem Post’ Hamas avrebbe avviato le operazioni di consegna dei 10 ostaggi alla Croce Rossa. Il rilascio è iniziato con due donne di nazionalità russa.
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Israele: "Chi chiede il cessate il fuoco sostiene Hamas"
L’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan ha detto, durante il consiglio di sicurezza: “Chiunque sostenga un cessate il fuoco, in realtà sostiene la continuazione del regno del terrore di Hamas a Gaza”. Inoltre, Erdan dichiara: “Noi siamo per la pace”, mentre i “palestinesi invece sono per la guerra”.
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Hamas ha ostaggi per tregua 3 giorni
Israele ritiene che Hamas abbia abbastanza donne e bambini in ostaggio da consentire di prolungare l’attuale pausa nei combattimenti a Gaza di altri 2 o 3 giorni. Lo ha detto un funzionario coinvolto nel processo negoziale, come rilanciato da Haaretz.
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Rilasciate due donne russe
Le Brigate Ezzedin Al Qassam, l’ala militare di Hamas, hanno annunciato di aver liberato due donne con cittadinanza russa. Lo riferisce Haaretz.
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Per la tregua tempo massimo di 10 giorni
“Finché avremo le liste dei nostri rapiti, procederemo per un tempo massimo di 10 giorni” in tutto. Lo ha detto, citata da Ynet, una fonte politica israeliana commentando la notizia che Hamas è interessata a prolungare la tregua di altri 4 giorni.
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Uccisi due piccoli ostaggi di 10 mesi e 4 anni
Le Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, hanno fatto sapere che i due fratelli israeliani Kfir (10 mesi) e Ariel Bibas (4 anni) insieme alla madre Sherry Silverman Bibas, ostaggi a Gaza, sono “stati uccisi in un precedente bombardamento dell’esercito”.
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Ucciso in Cisgiordania Zabeidi, capo Brigate Jenin
Nel raid dell’esercito israeliano a Jenin nel nord della Cisgiordania è stato ucciso il capo delle Brigate Jenin, Mohammad Zabeidi. Lo ha confermato l’esercito stesso, citato dai media. Insieme a lui è stato ucciso un altro comandante di cui per ora non è noto il nome
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Israele, almeno 161 gli ostaggi ancora a Gaza
Israele ritiene che almeno 161 ostaggi presi il 7 ottobre siano ancora a Gaza. Lo riporta la Cnn citando l’ufficio del primo ministro Netanyahu.
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Abu Mazen: "Gaza è sotto una minaccia esistenziale"
Gaza è sotto “una minaccia esistenziale che prende di mira deliberatamente e sistematicamente i civili”. Lo ha denunciato il presidente palestinese Abu Mazen, citato dall’Ansa, in occasione della Giornata internazionale di solidarietà con la Palestina ribadendo che “l’unica soluzione possibile è quella dei 2 Stati”.
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Ancora nessun accordo su estensione tregua
Un funzionario palestinese ha detto che, nonostante la volontà di entrambe le parti di prolungare la tregua, non è stato ancora raggiunto alcun accordo. Lo riporta Reuters sul suo sito, secondo cui le trattative sarebbero in corso, mediate da Egitto e Qatar.
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Polizia sgombera i familiari degli ostaggi davanti alla Knesset
La polizia israeliana ha sgomberato i familiari degli ostaggi ancora in mano ad Hamas che dal 7 ottobre manifestano davanti alla Knesset. Lo riportano i media locali, citati dall’Ansa: “Anche durante la guerra lavoriamo per garantire la libertà di espressione e di protesta entro i limiti della legge. Oltre a ciò non permetteremo che vi siano disturbi e danni alla libertà di movimento dei parlamentari eletti verso il luogo di lavoro. Questa mattina una donna è stata arrestata a Gerusalemme dopo aver effettivamente bloccato, e incoraggiato altri a bloccare, la strada di accesso alla Knesset”, la versione della polizia.
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Ucciso un palestinese da Israele nel nord di Gaza
Un palestinese è stato ucciso dall’esercito israeliano mentre con altri stava cercando di rientrare a casa sua a Beit Hanoun nel nord della Striscia. Lo hanno riferito fonti locali a Gaza secondo cui il gruppo aveva lasciato i rifugi nel nord e stava cercando di raggiungere casa. L’esercito israeliano non ha ancora dato la sua versione dei fatti. Lo riporta l’Ansa.
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Il messaggio di Papa Francesco sulla tregua a Gaza
“Per favore, continuiamo a pregare per la grave situazione in Israele e in Palestina. Pace per favore, pace“. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’udienza generale scegliendo di fare personalmente questo appello per la pace, nonostante abbia dovuto interrompersi per qualche colpo di tosse e i problemi di salute. “Auspico che prosegua la tregua in corso a Gaza, affinché siano rilasciati tutti gli ostaggi e sia ancora consentito l’accesso ai necessari aiuti umanitari. Ho sentito la parrocchia lì, manca l’acqua, manca il pane, la gente soffre. È la gente semplice, la gente del popolo che soffre, non soffrono quelli che fanno la guerra. Chiediamo la pace”, è stato l’appello del Pontefice, ripreso dall’Ansa.
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Hamas propone di estendere tregua di 4 giorni
Una fonte vicina ad Hamas, citata dall’Afp, ha fatto sapere che il movimento armato palestinese intende proporre 4 giorni aggiuntivi alla tregua in corso, dicendosi disponibile a rilasciare altri ostaggi in cambio di detenuti palestinese.
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Colpi d'avvertimento Israele a pescherecci a Gaza
Le forze israeliane hanno sparato “colpi di avvertimento” contro un numero di pescherecci palestinesi che avevano lasciato la costa a Gaza. Lo ha riferito Ynet, che cita fonti della sicurezza che hanno parlato di “violazione delle restrizioni previste dalla tregua” in corso fino a domani.
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L'ipotesi della tregua fino a domenica
Secondo i termini dell’accordo, il cessate il fuoco potrebbe essere ancora esteso fino a un totale di 10 giorni, compresi i primi quattro, quindi fino a domenica prossima. A condizione che Hamas continui a rilasciare almeno altri 10 ostaggi ogni giorno, con Israele che dovrà scarcerare tre detenuti per ogni ostaggio rilasciato. Lo riferisce l’Adnkronos.
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Israele riceve la lista degli ostaggi
L’ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha ricevuto una lista con i nomi degli ostaggi da liberare oggi, secondo giorno dell’estensione di due giorni della tregua a Gaza per lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi. Con una dichiarazione, l’ufficio del premier ha reso noto che sono state informate le famiglie. Lo riferisce l’Adnkronos.
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Israele: le forze di occupazione hanno lanciato un messaggio alla popolazione palestinese
In un post su X, le forze israeliane hanno messo in guardia i palestinesi dal dirigersi verso il nord di Gaza nonostante l’esistenza e l’estensione della tregua. “Non provare a trasferirti nel nord di Gaza, è considerata una zona di guerra. Puoi spostarti solo a sud di Wadi Gaza attraverso la Salah al-Din Road”, viene detto. “È vietato avvicinarsi entro un chilometro dal confine. È vietato l’ingresso in mare”.
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Jenin: raid in corso nel campo profughi, circondato l'ospedale
Si ripete l’incubo degli ospedali circondati dalle forze israeliane. Il raid è iniziato intorno alle 21 di ieri sera e sempre essere ancora in corso. Si svolge in almeno tre aree: un villaggio appena fuori Jenin, nel campo profughi e nella città di Jenin.
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Onu: gli aiuti umanitari non bastano, secondo l'Oms c'è il rischio di malattie infettive
Nel quinto giorno di tregua a Gaza, la Mezzaluna Rossa e le agenzie delle Nazioni Unite hanno consegnato cibo, medicine, acqua e altri beni umanitari essenziali nelle aree del nord di Gaza. La maggior parte degli aiuti umanitari viene distribuita nel sud, dove sono sfollati 1,8 milioni di palestinesi, circa 80% della popolazione di Gaza. L’Oms segnala le prime epidemie, inclusa l’epatite, infezioni respiratorie, scarse condizioni igieniche e altri rischi di salute collettiva.
Anche la quantità di aiuti che entrano a Gaza è “insufficiente per soddisfare le vaste necessità”, ha affermato l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari nel suo ultimo rapporto sulla situazione dell’enclave palestinese e della Cisgiordania occupata.
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MAPPA
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Mentre la tregua è stata estesa di altri due giorni per il rilascio di ulteriori ostaggi e prigionieri da entrambe le parti, in Cisgiordania continuano i raid dell’esercito israeliano. Nonostante la proroga del cessate il fuoco ci sarebbero state anche 3 esplosioni a Gaza. Negato l’ingresso di carburante nella Striscia.