Governo Meloni, oggi la fiducia in Senato: proclamato l'esito del voto, c'è la maggioranza
Il governo Meloni si presenta al Senato per il voto di fiducia che segue quello già incassato, ieri, alla Camera
Dopo aver incassato ieri, martedì 25 ottobre 2022, la fiducia alla Camera, oggi il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si presenterà al Senato per il primo voto di fiducia a Palazzo Madama. Una replica, quella della leader FdI, che dopo aver accolto i 235 sì e i 154 no della giornata di ieri si aspetta il nuovo voto per partire col lavoro del suo esecutivo col maggior appoggio possibile da parte del Parlamento.
Nuovo Governo, il voto di fiducia al Senato per Giorgia Meloni: la diretta video della votazione
Il racconto della giornata
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La Meloni dopo la fiducia: "Subito al lavoro"
Con un post su Facebook, Giorgia Meloni ha commentato così l’esito del voto: “Anche il Senato della Repubblica ha votato la fiducia al Governo. Ci siamo presentati in campagna elettorale con un programma chiaro e dettagliato. Ora manterremo quegli impegni, perché il vincolo tra rappresentante e rappresentato è l’essenza stessa della democrazia. Subito al lavoro per dare risposte alle urgenze dell’Italia e degli italiani”.
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Senato, il Governo Meloni ottiene la maggioranza
Si sono concluse le due chiame al Senato per la votazione sul Governo Meloni. Il nuovo esecutivo, dopo aver incassato la fiducia alla Camera nella giornata di ieri, ha replicato: 200 presenti, votanti 199, favorevoli 115, contrari 79 e 5 astenuti. Hanno votato tutti tranne il Presidente del Senato La Russa
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Senato, è iniziata la prima chiama per la votazione
Poco dopo le 20.15 è iniziata la prima chiama: via alla votazione per la fiducia al Governo Meloni.
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Romeo (Lega): "Serve transizione energetica graduale"
Nel suo intervento durante le dichiarazioni di voto, il presidente dei senatori della Lega Massimiliano Romeo ha puntato sulla necessità di una “transizione energetica graduale e non una corsa esagerata all’ecologismo che è stata la prima causa dell’aumento dei prezzi dell’energia”.
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Floridia (M5S): "Non voteremo la fiducia"
La senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Floridia ha confermato che il suo partito non voterà la fiducia al governo Meloni. “Se vorrà aumentare il precariato e distruggere il Reddito di cittadinanza, disturberemo l’azione del governo” ha precisato, aggiungendo di augurarsi “che il ministero della Difesa non sia il ministro della guerra e che il ministero della Famiglia non sia il ministero che stravolgerà i diritti civili”.
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Le parole di Berlusconi sulla guerra
Dopo le polemiche sulle contestate dichiarazioni sulla guerra in Ucraina, nel suo discorso al Senato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha rivendicato: “Non abbiamo mai compiuto una scelta di politica internazionale che non fosse dalla parte dell’Occidente e della libertà”. “Io sono sempre stato un uomo di pace – ha chiarito – e i miei governi hanno sempre operato sempre in pieno accordo con i responsabili di governo dell’Europa, della Nato e degli Stati Uniti”. Poi ha ricordato: “Nel 2002, dopo un lungo e appassionato lavoro diplomatico, ero riuscito a convincere il presidente Bush, il presidente Putin e tutti i responsabili di governo dei Paesi Nato a sottoscrivere il trattato di Pratica di Mare, l’accordo che poneva fine dopo oltre cinquant’anni alla Guerra fredda“. “Noi dobbiamo lavorare per la pace – ha sottolineato – e lo faremo in pieno accordo con i nostri alleati Occidentali e nel rispetto della volontà del popolo ucraino”.
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Berlusconi conferma la fiducia a Meloni
“Noi oggi voteremo convintamente la fiducia. E da domani lavoreremo con lealtà, con passione e con spirito costruttivo, per realizzare il nostro programma”. Così il senatore Fi Silvio Berlusconi nel corso del suo intervento in Aula a Palazzo Madama.
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Berlusconi torna a parlare in Senato dopo 9 anni
“È per me motivo di soddisfazione riprendere la parola in Senato, dopo nove anni, e farlo proprio quando il popolo italiano ha scelto ancora una volta di affidare il governo del Paese alla coalizione di centrodestra”. Così il lader di Forza Italia Silvio Berlusconi nel suo intervento al Senato. “Se oggi per la prima volta alla guida del governo del Paese, per decisione degli elettori, c’è una esponente che viene dalla storia della destra italiana, questo è possibile perché 28 anni fa è nata una coalizione plurale, nella quale la destra e il centro insieme hanno saputo esprimere un progetto democratico di governo per la nazione”, ha aggiunto.
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Renzi (Iv): "Faremo una opposizione costruttiva"
Il senatore di Italia Viva Matteo Renzi durante il suo intervento ha confermato che l’opposizione del suo partito sarà costruttiva. “Se la maggioranza vorrà sfidarci sull’elezione diretta del presidente del Consiglio, quello che noi abbiamo chiamato il sindaco di Italia, noi ci saremo. Il punto fondamentale è che se c’è un’apertura sulle riforme costituzionali un no a prescindere è sbagliato”, ha detto. Poi ha aggiunto: “Facendo opposizione cerchiamo di dare una mano alla nostra democrazia“.
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Iniziano le dichiarazioni di voto al Senato
Terminata la replica della premier Giorgia Meloni. Via libera dal presidente del Senato Ignazio La Russa alle dichiarazioni di voto sulla fiducia al Governo.
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L'invito di Meloni all'opposizione
“Noi abbiamo fatto sempre un’opposizione molto franca, credo che il dibattito sia il sale della democrazia. Credo che diverse volte si è potuto contare sul sostegno di Fratelli d’Italia. Ci chiesero, quando votammo sulla riduzione dei parlamentari, ‘cosa vi aspettate in cambio?’. Niente, perché la condividiamo. E questo coraggio e questa lealtà che posso chiedere all’opposizione, che si possa parlare nel merito, che non si facciano dibattito ideologici. Mi auguro che vogliate valutare i provvedimenti nel merito e valutare se votarli o meno”. Questo l’invito della premier Giorgia Meloni all’opposizione nella parte conclusiva della sua replica al Senato.
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Le parole di Meloni sulla guerra
“Non so se qualcuno ritenga che la guerra mi diverta, mi piaccia e che la voglio valorizzare. No, ovviamente penso, spero e lavoreremo per quello che possiamo fare per raggiungere una pace giusta, ma dobbiamo capirci su come ci si arriva: la pace non si fa sventolando bandiere arcobaleno nelle manifestazioni”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Senato sul conflitto in Ucraina. “L’unica possibilità – ha aggiunto – è che ci sia un equilibrio, la pace si ottiene consentendo a Kiev di difendersi”.
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Meloni: "Fare del sud l'hub energetico europeo"
Nella sua replica al Senato la premier Giorgia Meloni ha affrontato anche la questione meridionale. “Nella tragedia della situazione energetica si nasconde una piccola grande occasione che riguarda il Mezzogiorno”, ha detto. “Potremmo fare del sud Italia l’hub energetico d’Europa. Bisogna sbloccare il meccanismo perverso che blocca i fondi strutturali e forse una due diligence su tutte le risorse nazionali”.
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Meloni, le sue parole sul tetto del contante
“Basta ideologie sul tetto del contante, non c’è nessun nesso con il sommerso“. Queste le parole della premier Giorgia Meloni nel discorso di replica per la fiducia al Senato in merito alle possibili misure da attuare contro la l’evasione fiscale.
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Meloni: "Flat tax premia il merito"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso al Senato ha parlato anche della tassa piatta, ricordando la proposta sul regime forfettario e della flat tax incrementale. “La flat tax premia il merito – ha spiegato – chi fa di più è giusto che venga premiato”.
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Meloni: "Salario minimo non è una soluzione"
“Il contrasto al lavoro povero è una priorità, il tema è quale sia il modo migliore per combatterlo, io penso che il salario minimo legale rischia di essere uno specchietto per le allodole, i contratti nazionali hanno già dei salari minimi”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della replica in Senato. “I salari sono bassi perché la tassazione è alta – ha sottolineato – dobbiamo partire dal taglio del cuneo fiscale”.
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Meloni critica la strategia contro il Covid
“Sono d’accordo con Lorenzin sul riconoscimento del valore della scienza e per questo penso che non dobbiamo scambiarla mai con la religione. Infatti, quello che non abbiamo condiviso dei vostri governi è il fatto che non ci fossero evidenze scientifiche alla base dei provvedimenti che prendevate“. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in replica al Senato in occasione della fiducia al governo, facendo riferimento alle misure restrittive nella lotta al Covid.
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Meloni sul Pnrr: "Non vogliamo stravolgerlo"
“Non vogliamo stravolgere il Pnrr, non abbiamo mai detto che andasse riscritto. Ma vogliamo rivederlo sulla base dell’articolo 21 del Next generation Eu, che consente agli Stati di fare degli aggiustamenti se cambiano gli scenari. Il Pnrr è stato scritto in un tempo in cui non c’erano la guerra e gli aumenti dei costi dell’energia. E’ lecito ragionare se quegli interventi sono validi ancora oggi o no?”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la replica al Senato.
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Meloni: "Obiettivo taglio del cuneo fiscale"
Rilanciando la proposta “più assumi e meno paghi”, la premier Giorgia Meloni ha dichiarato ai senatori che “l’impegno è arrivare a un taglio del cuneo fiscale di almeno cinque punti”. “E’ un impegno di medio termine”, ha evidenziato.
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Meloni: "No alla dipendenza da Russia e Cina"
“Non possiamo pensare di demolire filiere di eccellenza produttiva nazionale per assecondare obiettivi stabiliti prima della guerra e in un contesto diverso da quello di oggi. Non ci renderemo mai disponibili a passare dalla dipendenza dal gas russo alla dipendenza dalle materie prime cinesi, non mi sembra una strategia intelligentissima”. Queste le parole sulla crisi del gas della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in sede di replica al Senato.
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Meloni: "Pronti a disaccoppiamento con Ue"
“Incalziamo l’Europa a dare soluzioni comuni e c’è il tema della separazione del gas da altre fonti energetiche. Siamo pronti e se anche l’Europa non darà risposte” il governo è pronto a lavorare al “disaccoppiamento crescente anche sulla base delle determinazioni europee”. Così la premier Giorgia Meloni in replica al Senato per la fiducia al governo.
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Meloni: "Combatteremo la speculazione"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il suo discorso al Senato ha parlato anche della crisi energetica. “Tutto quello che si può fare contro la speculazione siamo pronti a farlo”, ha rassicurato. “Servono misure che nel medio-termine liberino l’Italia da una dipendenza energetica inaccettabile – ha proseguito -, penso all’estrazione di gas naturale, penso che le risorse nazionali vadano utilizzate come chiede l’Europa. Poi estraggono altre nazioni e non è che il gas estero inquina di meno”.
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Meloni: "Italia con tante criticità, presto risposte concrete"
“Quando ci sono risorse limitate devi scegliere dove andare, dove portare la Nazione”. Così la premier Giorgia Meloni ai senatori nel suo discorso di replica per il voto sulla fiducia. “Sono stata criticata per aver cercato di disegnare una visione, un manifesto programmatico – ha sottolineato – E’ stato detto che gli italiani si aspettavano risposte concrete. Sono d’accordo in parte. Perché senza una visione a monte un manifesto e delle scelte chiare e una idea di Italia anche la risposte concrete rischiano di non essere efficaci”. “Ho fatto la scelta di dare una visione – ha precisato – per poter fare poi calare da quella visione le scelte di merito”.
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Meloni: "Serve un'operazione verità per l'Italia"
“Ringrazio tutti i senatori che sono intervenuti per un dibattito franco, rispettoso e soprattutto composto”, ha detto la premier Giorgia Meloni. Poi ha aggiunto: “Dovremo fare una grande operazione di verità sull’Italia che ereditiamo da quelli che ne denunciano le condizioni”.
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Riprende la seduta, presentata la mozione di maggioranza
Riprende la seduta al Senato sulla fiducia al Governo. Come annunciato dal presidente dell’Aula Ignazio La Russa, è stata presentata la mozione di maggioranza per il voto di fiducia al governo Meloni. Prende la parola la presidente del Consiglio per la sua replica.
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Seduta sospesa per qualche minuto
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha sospeso la seduta per alcuni minuti. Le discussioni riprenderanno alle 17,36.
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Berlusconi è arrivato a Palazzo Madama
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha fatto il suo ingresso al Senato, accolto nell’atrio dalla capogruppo del partito Licia Ronzulli. Intanto ai cronisti ha confermato: “Situazione difficile ma noi diamo convintamente la nostra fiducia”.
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Bongiorno (Lega) elogia la premier Meloni
La senatrice della Lega Giulia Bongiorno nel suo intervento in Aula a Palazzo Madama ha dichiarato: “È già tanto che una donna, senza scorciatoie, sia arrivata a questo ruolo di Atlante. Fino all’81 il reato contro la donna valeva come il furto o il danneggiamento di uno scooter. Il fatto che lei sia seduta al centro (ha detto rivolgendosi alla premier Meloni, ndr) vale più delle leggi, è un chiaro messaggio, le donne non sono più scooter a cui poter dare fuoco”.
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Ronzulli (Fi): "Sostegno leale a Meloni"
“Con questo governo il popolo torna sovrano. È un governo di centrodestra, guidato dalla prima donna della Repubblica italiana, motivo di orgoglio per tutti noi. Presidente Meloni lei ha chiesto il nostro sostegno e non sarà mai sola in questo compito arduo. La sosterremo con lealtà”. Lo ha dichiarato la capogruppo di Fi al Senato Licia Ronzulli a palazzo Madama nel suo intervento sulla fiducia.
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Lorenzin (Pd): "Salute non sia cenerentola del Governo"
“In questi tempi dove ogni risorsa è preziosissima non possiamo permetterci di perdere gli investimenti già previsti per la salute. La salute non deve essere la cenerentola dell’agenda di Governo. Se il Pil scenderà, diminuiranno le risorse del fondo sanitario e a farne le spese saranno solo i pazienti”. Così la vice presidente dei senatori del Pd Beatrice Lorenzin nel suo intervento in Aula a Palazzo Madama durante la discussione sulla fiducia al Governo Meloni.
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Cucchi (AVS) sul Governo Meloni: "Nessun pregiudizio"
“Voi tutti sapete chi sono, conoscete la mia storia. Mio fratello Stefano è stato ucciso a suon di botte morendo poi dopo soli sei giorni nelle mani dello Stato. Una verità scomoda che mi ha fatto conoscere un lato oscuro dello Stato che mai avrei pensato potesse esistere. La giustizia dopo oltre 160 udienze e ben 15 gradi di giudizio ha accertato la verità, quella che era chiara, evidente, sotto gli occhi di tutti, ma è costata un caro prezzo alla sottoscritta e a tutta la mia famiglia. Presidente Meloni, in questo percorso ho dovuto affrontare l’ostilità e le offese di alcuni esponenti della sua maggioranza, qualcuno che oggi ha addirittura responsabilità di governo, ma non nutro nei suoi confronti alcun sentimento di pregiudizio“. Così la senatrice Ilaria Cucchi (AVS) nel corso della discussione sulla fiducia in corso a Palazzo Madama.
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Seduta sospesa per 10', poi la ripresa
La discussione sulla fiducia al governo in corso nell’Aula del Senato è stata sospesa per 10 minuti dal presidente di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, “per spezzare i lavori”. I lavori sono quindi ripresi alle 14.45 circa. Intorno alle 16.30, secondo le previsioni, dovrebbe prendere la parola per la replica la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
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Boccia (Pd): "Flat tax? Idea di paese che non ci piace"
“Sul covid, presidente Meloni, facciamo questa Bicamerale d’inchiesta. E’ utile aprire la discussione in modo serio per capire cosa è accaduto nel Paese”. Così il senatore PD Francesco Boccia in discussione generale a Palazzo Madama in vista della fiducia del Senato al governo Meloni. “Sulle politiche economiche – ha inoltre detto rivolgendosi alla presidente del Consiglio – eredita un Paese sofferente ma coeso, diviso ma sano. Ieri però non ha quasi mai parlato di lavoro, incentrandolo su un aspetto per noi fondamentale. Ha parlato di flat tax, stiamo parlando della forfettizzazione del concetto di impresa. Portando a 100mila euro il forfettario in realtà stiamo consigliando di lavorare meno e guadagnare di più, consigliamo ad un segmento di dichiarare il meno possibile. È una idea di paese che non ci piace”.
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Patuanelli (M5s): "Il governo si appropri del reddito di cittadinanza"
Il Movimento 5 stelle farà un’opposizione al governo “nell’interesse esclusivo della Nazione”. Lo ha detto l’ex ministro Stefano Patuanelli intervenendo nell’Aula del Senato dove è in corso la discussione sulle linee programmatiche dell’esecutivo Meloni. L’ex ministro ha difeso il Reddito di cittadinanza e ha invitato il governo a cambiare nome al provvedimento: “Appropriatevene – ha scandito – perché’ l’unico problema del Reddito è il fatto che lo ha fatto il Movimento 5 stelle. Miglioriamolo insieme ma non criminalizziamo la povertà”
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Gelmini (Az-Iv): "Faremo opposizione repubblicana senza fare sconti"
Quella di Azione e Italia Viva “non sarà un’opposizione del pregiudizio ma costruttiva, ferma, repubblicana”. Così la senatrice Mariastella Gelmini, in discussione generale a Palazzo Madama in vista della fiducia del Senato al governo Meloni. “Ma non faremo sconti – aggiunge – faremo un’opposizione sul merito, sulla tenuta conti, sui riforme. Sarà un’opposizione diversa da quella da lei interpretata nel governo Draghi. Preferiamo un’opposizione su fatti e un fatto è che lei, donna, è la prima a ricoprire questo ruolo dopo che per 67 volte si sono avvicendati degli uomini. Ci fa piacere riconoscerlo, congratulazioni per questo risultato storico. Al governo Draghi però imputava il basso numero di donne e l’età media elevata. Il suo ha meno donne e ha l’età media più alta della seconda Repubblica”.
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Discussione in Senato, Meloni prende appunti
Mentre in Senato prosegue la discussione sul voto di fiducia con i vari senatori che prendono la parola rivolgendosi a lei, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è seduta affiancata dai due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. La premier prende appunti su una agenda e su un blocco e ogni tanto scambia alcune parole con Tajani, seduto alla sua sinistra.
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Monti: "Mi asterrò sulla fiducia"
“Mi congratulo con lei per la sua nitida affermazione alle urne, una leadership forte è essenziale per l’applicazione dell’articolo 95 della Costituzione”. Così il senatore a vita ed ex presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo nella discussione generale in Senato sulla fiducia, rivolgendosi al premier Giorgia Meloni. “Condivido molte linee programmatiche di questo governo. Alcune sono antitetiche rispetto a quelle che alcuni di voi professavano in passato, spesso demonizzando chi aveva idee più simili a quelle che voi avete oggi. Di queste evoluzioni mi rallegro ma avrò bisogno di venire convinto dai fatti Ecco perché mi asterrò sulla fiducia”.
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Via alla discussione sulla fiducia
È iniziata la discussione dei senatori per il voto di fiducia. Intorno alle 16:30 la premier incaricata interverrà per la replica, quindi le dichiarazioni di voto sulla fiducia e, alle 19, la chiama. L’esito del voto è previsto per le 20:30.
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Fazzolari: in Senato nessun problema di numeri
“Non credo ci siano problemi di numeri” per la maggioranza in Senato, nonostante la nutrita pattuglia di senatori nominati ministri. Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari, arrivando a palazzo Madama per la fiducia al governo Meloni. “Per ogni nomina che viene fatta si riduce la soglia della maggioranza”, ha sottolineato Fazzolari, in predicato di entrare anche lui al governo come sottosegretario alla Presidenza.
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Meloni arrivata al Senato per la fiducia
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata al Senato, dove sta per aprirsi la seduta per il voto di fiducia al governo. La premier non ripetera’ il discorso gia’ tenuto ieri alla Camera mentre e’ previsto un intervento in replica