Prima prova Maturità 2023 da Piero Angela a Oriana Fallaci e Quasimodo: l'elenco delle tracce dei temi
Al via l'esame di Maturità 2023: le tracce scelte dal Ministero dell'Istruzione per la prima prova di italiano, ecco quali sono
Mercoledì 21 giugno 2023 è il giorno della prima prova dell’esame di Maturità 2023: 536 mila studenti (che se la vedranno con 14 mila commissioni, composte da un presidente e tre membri esterni) affrontano la prima prova di italiano in 6 ore di tempo. Giovedì 22 giugno, la seconda prova e poi gli orali (fino al 15 luglio). Intanto, ecco le 7 tracce proposte dal Ministero dell’Istruzione per la prima prova:
- testo tratto da ‘Gli indifferenti’ di Alberto Moravia;
- ‘Alla nuova luna’ di Salvatore Quasimodo;
- testo tratto dal libro ‘Dieci cose che ho imparato’ di Piero Angela;
- ‘Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp’, tratto da un testo di Marco Belpoliti;
- ‘L’idea di nazione’, con un testo tratto da Federico Chabod;
- testo tratto dal libro ‘Intervista con la storia’ di Oriana Fallaci;
- lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
Il racconto della giornata
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A 90 anni sui banchi per diventare maestra
Imelda Starnini ha compiuto 90 anni lo scorso 3 febbraio ed è sui banchi per sostenere l’esame di Maturità a Città di Castello: classe 1933, è tra coloro che sono impegnati nella prova d’italiano all’istituto paritario San Francesco di Sales. Vuole coronare il sogno di una vita e diventare una maestra, almeno sulla carta.
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Bufera social, scontro sulle tracce di Oriana Fallaci e Federico Chabod
Polemiche sui social per le tracce su Oriana Fallaci e ‘L’idea di nazione’ di Federico Chabod: c’è chi le vede legate a doppio filo al Governo Meloni.
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L'elenco completo delle tracce
Ecco l’elenco delle tracce:
- brano tratto da ‘Gli indifferenti’ di Alberto Moravia;
- ‘Alla nuova luna’ di Salvatore Quasimodo;
- brano tratto dal libro ‘Dieci cose che ho imparato’ di Piero Angela;
- ‘Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp’, tratto da un testo di Marco Belpoliti;
- ‘L’idea di nazione’, con un testo tratto da Federico Chabod;
- brano tratto dal libro ‘Intervista con la storia’ di Oriana Fallaci;
- lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
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Oriana Fallaci tra le tracce della maturità
Un’altra traccia ha come protagonista la giornalista Oriana Fallaci, con un brano tratto da ‘Intervista con la storia’. Agli studenti è stato proposto il volume del 1977, in cui la giornalista raccolse molte delle interviste con grandi personaggi storici realizzate tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta.
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Lettera al ministro Bianchi durante il Covid
Una delle tracce di attualità richiama invece una lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che invita a reintrodurre le prove scritte alla Maturità. La lettera fu scritta durante il periodo della pandemia Covid.
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Il testo "Alla nuova luna" di Salvatore Quasimodo
È ‘Alla nuova luna‘ di Salvatore Quasimodo la prima traccia della prima prova dell’esame di Maturità di quest’anno. Ecco il testo da analizzare:
“In principio Dio creò il cielo/ e la terra, poi nel suo giorno/ esatto mise i luminari in cielo/ e al settimo giorno si riposò/ Dopo miliardi di anni l’uomo,/ fatto a sua immagine e somiglianza,/ senza mai riposare, con la sua/ intelligenza laica,/ senza timore, nel cielo sereno/ d’una notte d’ottobre,/ mise altri luminari uguali/ a quelli che giravano/ dalla creazione del mondo. Amen”.
Il componimento fa parte della raccolta ‘La terra impareggiabile‘, pubblicata nel 1958, ed è ispirata al lancio in orbita del primo satellite artificiale Sputnik I nel 1957.
Su questo testo, gli studenti sono chiamati a rispondere – punto per punto o in un unico discorso che comprenda le risposte a tutte le domande proposte – a 5 quesiti di comprensione e analisi e, inoltre, elaborare una riflessione personale sulle modalità con cui la letteratura e/o altre arti affrontano i temi del progresso scientifico-tecnologico e della responsabilità della scienza nella costruzione del futuro dell’umanità.
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"L'idea di nazione" con un testo tratto da Federico Chabod
‘L’idea di nazione‘ con un testo tratto da Federico Chabod è una delle tipologie di tipo B ‘Analisi e produzione di un testo argomentativo’ proposto agli studenti.
Agli studenti è chiesto di evidenziare le esigenze e gli obiettivi di Camillo Benso conte di Cavour nei confronti dell’Italia; nella visione di Mazzini, qual è il fine supremo della nazione e cosa egli intende per ‘Umanità’; spiegare il significato della frase ‘La nazione non è fine a se stessa: anzi! È mezzo altissimo, nobilissimo, necessario, ma mezzo per il compimento del fine supremo: l’Umanità‘. Inoltre, è richiesto di esprimere le proprie considerazioni sull’argomento e riflettere sul valore da attribuire all’idea di nazione.
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C'è anche una traccia su Piero Angela
C’è anche una traccia su Piero Angela, morto nell’agosto 2022, con il testo “Le dieci cose che ho imparato”.
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"Elogio dell'attesa nell'era di WhatsApp" tratto da un testo di Marco Belpoliti
Tra le tracce proposte ai maturandi c’è il brano ‘Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp‘ tratto da un testo di Marco Belpoliti pubblicato su Repubblica il 30 gennaio 2018. “Non sappiamo più attendere. Tutto è diventato istantaneo, in tempo reale, come si è cominciato a dire da qualche anno”, l’incipit dell’articolo proposto ai maturandi.
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Le prime tracce: Moravia e Quasimodo
Moravia con un brano tratto da ‘Gli Indifferenti’ e Salvatore Quasimodo con ‘Alla nuova luna’ che fa parte della raccolta ‘La Terra impareggiabile’ sono tra le tracce proposte ai maturandi.
Il testo di Moravia parla della ‘paura della madre ingigantiva’. I protagonisti sono i fratelli Carla e Michele Ardengo, “incapaci di opporsi ai propositi di Leo Merumeci, amante della loro madre Mariagrazia”.
Ecco il testo:
Tutti lo guardarono. “Ma vediamo, Merumeci”, supplicò la madre giungendo le mani; ” non vorrà mica mandarci via così su due piedi?… ci conceda una proroga… “. “Ne ho già concesse due “; disse Leo “basta… tanto più che non servirebbe ad evitare la vendita…”. “Come a non evitare?” domandò la madre. Leo alzò finalmente gli occhi e la guardò: “Mi spiego: a meno che non riusciate a mettere insieme ottocen tomila lire, non vedo come potreste pagare se non vendendo la villa…”. La madre capi, una paura vasta le si apri davanti agli occhi come una voragine; impallidi, guardò l’amante; ma Leo tutto assorto nella contemplazione del suo sigaro non la rassicurò: ” Questo significa” disse Carla “che dovremo lasciare la villa e andare ad abitare in un appartamento di poche stanze?”. “Già”, rispose Michele “proprio cosi”. Silenzio; la paura della madre ingigantiva; non aveva mai voluto sapere di poveri e neppure conoscerli di nome, non aveva mai voluto ammettere l’esistenza di gente dal lavoro faticoso e dalla vita squallida. “Vivono meglio di noi” aveva sempre detto; “noi abbiamo maggiore sensibilità e più grande intelligenza e perciò sofftriamo più di loro…”; ed ora, ecco, improvvisamente, ella era costretta a mescolarsi, a ingrossare la turba dei miserabili; quello stesso senso di ripugnanza, di umiliazione, di paura che aveva provato passando un giorno in un’automobile assai bassa attraverso una folla minacciosa e lurida di scioperanti, l’opprimeva; non l’atterrivano i disagi e le privazioni a cui andava incontro, ma invece il bruciore, il pensiero di come l’avrebbero trattata di quel che avrebbero detto le persone di sua conoscenza, tutta gente ricca, stimata ed elegante; ella si vedeva, ecco… povera, sola, con quei due figli, senza amicizie chè tutti l’avrebbero abbandonata, senza divertimenti, balli, lumi, feste, conversazioni: oscurità completa, ignuda oscurità. Il suo pallore aumentava: “Bisognerebbe che gli parlassi da sola a solo”, pensava attaccandosi all’idea della seduzione; “senza Michele e senza Carla… allora capirebbe”. Guardò l’amante. “Lei, Merumeci”, propose vagamente “ci conceda ancora una proroga, e noi il denaro lo si troverà in qualche modo”.
Su questo testo, oltre a 4 quesiti di comprensione e analisi, gli studenti devono argomentare una personale riflessione “sulla rappresentazione del mondo borghese come delineato criticamente da Moravia”.
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Prima prova in tutta Italia, ma non nelle zone alluvionate: intervista a insegnante e studenti
Al via la Maturità 2023 con la prima prova,, ma non per tutti: per gli alunni delle alluvionate solo l’orale. Intervista un docente e due studenti dell’Istituto Mazzei di San Lazzaro, a Bologna.
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Meloni: "Ricordo l'ansia, affrontatelo a testa alta"
“È arrivato il giorno degli esami di maturità, ricordo l’ansia, ma quello che succede oggi lo ricorderete tutta la vita. Affrontatelo a testa alta. In bocca al lupo”. Questo il messaggio diffuso sui social dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a pochi minuti dall’inizio dell’esame di maturità per oltre 530mila ragazze e ragazzi.
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Tajani agli studenti: "Esame momento unico, godetevelo"
“Un grande in bocca al lupo ai 536 mila studenti che oggi iniziano gli esami di Maturità 2023. Spero abbiate riposato, la notte prima degli esami è sempre un po’ tormentata”. È il messaggio, rivolto ai maturandi, scritto su Twitter dal vicepremier e ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani. “Godetevi questo momento unico della vostra gioventù che poi viene il bello. Auguri”, prosegue il ministro.
Un grande in bocca al lupo ai 536mila studenti che oggi iniziano gli esami di #maturità2023. Spero abbiate riposato, la notte prima degli esami è sempre un po’ tormentata. Godetevi questo momento unico della vostra gioventù che poi viene il bello. Auguri!
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) June 21, 2023
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Rete studenti, "Siamo in ansia per una prova inutile"
Questa mattina, prima dell’ingresso a scuola per la prima prova dell’esame di Maturità, studenti e studentesse della Rete degli Studenti Medi del Lazio si sono mobilitati “per denunciare ancora gli effetti di questo sistema d’istruzione sulla salute mentale“. Quest’anno ritorna la Maturità con due prove scritte e l’orale, proprio come prima della pandemia: “Dalla crisi sarebbe potuto nascere un nuovo modo di vedere la conclusione dei cinque anni passati alle superiori. La didattica frontale, la valutazione numerica, la bocciatura, questa Maturità, sono un modo antico di vedere l’istruzione. Invece che la costruzione di un percorso di apprendimento delle conoscenze, un’affannosa competizione per arrivare ad avere nella media un decimale in più del compagno di classe. Tutto questo, ovviamente, a discapito della salute mentale. Oggi abbiamo voluto dire che siamo in ansia – dice Tullia Nargiso della Rete degli Studenti Medi del Lazio -: le problematiche legate alla salute mentale sottolineate dalla pandemia vengono esasperate dal nostro sistema scolastico. Questa Maturità, decisa senza interpellare la volontà di studenti e studentesse, va in questa direzione e non possiamo che denunciarne la gravità. Vogliamo che la Maturità non sia più un momento in cui spingere al limite studenti e studentesse. Vogliamo che non sia una valutazione numerica a definire un percorso di cinque anni”.
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Il ministro Valditara ricorda la sua Maturità
“Affrontai la mia Maturità con molta determinazione e con serenità. Devo dire però che le settimane precedenti non furono particolarmente rilassanti: avevo chiuso il quaderno di matematica, non era prevista all’esame, e data la prima interrogazione non avevo più studiato; se ne accorse la professoressa che mi disse di recuperare il programma o che non mi avrebbe ammesso. In due settimane dovetti recuperare il programma non fatto per quattro mesi, mi torna come incubo notturno. Il tema, allora si chiamava così, fu molto stimolante, mi coinvolse molto, parlava dei poeti dialettali, in particolare di Carlo Porta, poeta milanese e parlai dei personaggi popolani veraci e umani. Poi ricordo in particolare l’interrogazione di greco, fu un bel dialogo con i docenti, mi facevano domande sia di grammatica sia sul pensiero che c’era dietro quei passi. Ho un ricordo molto piacevole, sarà che alla mia età quello che appartiene al mondo del 20 anni sembra sempre bello e rosa”. Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ai microfoni di Rtl 102.5.
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I numeri della maturità 2023
All’esame di maturità 2023 parteciperanno 536.008 studenti, di cui:
- 521.015 candidati interni e 14.993 candidati esterni;
- 267.758 studenti del liceo;
- 173.892 studenti degli istituti tecnici;
- 94.358 iscritti agli istituti professionali.
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Esame di Maturità: la prima prova di Italiano
L’esame di maturità si apre alle 8:30 con il compito di Italiano, prova identica per tutti gli indirizzi. I 536mila maturandi stamattina avranno 6 ore per completare la prova. 7 le tracce, così suddivise:
- 2 tracce per la tipologia A che riguarda l’analisi di un testo poetico o di prosa;
- 3 le tracce della tipologia B che riguarda l’analisi e la produzione di un testo argomentativo
- 2 le tracce della tipologia C, inerente al tema di attualità.
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Il ministro Valditara ai maturandi: "Affrontate l'esame con serenità"
“In bocca al lupo a tutti i ragazzi che, da domani, affronteranno la Maturità. Un vero esame di ‘maturità’. Un consiglio: affrontatelo senza timori e con serenità”, così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ai maturandi il giorno prima dell’inizio degli esami.