Elezioni Umbria: Di Maio chiude alle alleanze dopo la sconfitta
Il capo politico del Movimento 5 Stelle ha ammesso la sconfitta, rompendo il silenzio delle prime ore
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha fatto il punto sulle elezioni regionali in Umbria e la schiacciante sconfitta del candidato M5s-Pd. Lo ha fatto su Facebook, dove ha scritto: “Voglio iniziare questo post facendo i complimenti a Donatella Tesei, neo presidente della regione Umbria. Grazie anche a Vincenzo Bianconi per aver dato il massimo, così come vorrei ringraziare tutti gli attivisti che si sono impegnati in questa campagna elettorale”.
Il punto sull’alleanza M5s-Pd di Luigi Di Maio
“Il voto in Umbria certifica che quest’esperimento non ha funzionato“, ha continuato, riferendosi all’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. “Ci abbiamo provato perché era troppo tempo che si sosteneva che andando insieme avremmo rappresentanto un’alternativa“.
“Ma è emerso un dato di fatto: che allo stesso modo, sia che stiamo con il Pd che con Lega al governo, il Movimento perde consenso. Succede perché non abbiamo mai considerato l’ipotesi di governare con altre forze politiche, ma è anche vero che, per evitarlo, sarebbe servito il 51%“, ha sottolineato.
“Questo dato però non deve abbatterci. Quando nel 2013 dicevamo ‘in Parlamento ci alleeremo con chi ci sta sui nostri temi’, il Movimento 5 Stelle ha sempre rivendicato il suo ruolo di movimento post ideologico, provando ad oltranza a far capire che non esistono idee di destra o di sinistra, bensì solo idee valide o meno valide. E per me si deve continuare ad oltranza a far passare questo concetto”, ha scritto Luigi Di Maio.
Il ministro ha fatto intuire che non ci saranno più alleanze tra il M5s e altri partiti: “Siamo la terza via, che va oltre la destra e la sinistra. E questa diversità dobbiamo rimarcarla di più. Da sempre rappresenta il nostro punto di forza. In Umbria ci abbiamo provato, quello delle alleanze con altre forze politiche in occasione delle regionali era un tema che ci portavamo avanti da troppi anni. Adesso abbiamo la certezza che non rappresenta la soluzione“.
Di Maio fa chiarezza sulla manovra e Quota 100
Luigi di Maio ha poi fatto riferimento alla manovra: “Stava passando un messaggio sbagliato sul pos, sulle partite iva e su tanto altro. Non mi interessa se siamo stati accusati di andare contro la lotta all’evasione, per noi la lotta all’evasione non è criminalizzare commercianti, artigiani e professionisti con pos, carte di credito e abolizione del regime forfettario”.
Per l’ex vicepremier ci sarebbe stata poca chiarezza da parte del governo: “Più ascolto le persone più capisco che il governo deve agire con una voce univoca che non crei dubbi e perplessità tra la gente. E per fare questo vanno chiarite il prima possibile tutte le misure in manovra. Così da evitare fraintendimenti o strumentalizzazioni. Forse serve anche un programma di governo più dettagliato, che ci permetta di indicare le cose da fare e che implicitamente contenga anche quelle che non vanno mai fatte”.
“Penso ad esempio a Quota 100. Come ho avuto modo di ribadire nei giorni scorsi questa misura rimarrà intatta”, ha sottolineato Luigi Di Maio. “Ma in svariate circostanze è stata messa in discussione, generando confusione anche tra la gente. Se avessimo avuto un contratto di governo, ciò che non c’era scritto non si sarebbe potuto neanche ipotizzare, e quindi alcune incomprensioni magari non si sarebbero nemmeno verificate”.
Di Maio: “Azzerare le aspettative e ricominciare da zero”
“Adesso non possiamo che pensare con umiltà al Movimento 5 Stelle”, ha scritto. “Abbiamo diverse occasioni per ricominciare con lo spirito giusto. Dobbiamo azzerare tutte le aspettative e ricominciare da zero. A me non interessa la percentuale, a me interessa che quando presentiamo una lista alle comunali o alle regionali, permettiamo a cittadini che combattono battaglie importanti per il loro territorio di entrare nelle istituzioni. Senza sacrificare ciò in cui crediamo”.
“Oggi faccio i miei auguri a Thomas De Luca nuovo consigliere regionale in Umbria per il Movimento 5 Stelle”, ha concluso Luigi Di Maio nel suo lungo intervento dopo le elezioni, “il primo ‘mandato zero’ d’Italia a candidarsi. Ha 30 anni e diversi anni di esperienza in consiglio comunale a Terni. Sarà il nostro ‘cittadino con l’elmetto'”.
SONDAGGIO – Il voto in Umbria deve avere ricadute sul governo?