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Delitto Verzeni, il racconto della sorella di Moussa Sangare: "Avevo paura, mi ha minacciata col coltello"

Il racconto della sorella di Moussa Sangare, che ha confessato l'omicidio di Sharon Verzeni: il 31enne aveva minacciato anche lei con un coltello

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Awa Sangare, sorella di Moussa Sangare, il 31enne che ha confessato l’omicidio di Sharon Verzeni, ha raccontato a "Pomeriggio Cinque" di aver temuto per la propria incolumità negli ultimi tempi a causa delle sue intemperanze. Awa ha rivelato di aver fatto tutto il possibile per aiutare il fratello, incluso denunciarlo diverse volte con la madre, ma senza successo. Un cambiamento, quello di Moussa, arrivato dopo alcuni viaggi all’estero, dove ha iniziato a usare droghe sintetiche. Proprio questo aspetto lo avrebbe portato a diventare sempre più instabile e violento, fino a minacciare anche sua sorella con un coltello.

Caso Verzeni, la sorella racconta Moussa Sangare

Le dichiarazioni esclusive di Awa Sangare sono state trasmesse nella puntata inaugurale della nuova stagione di "Pomeriggio Cinque", condotto da Myrta Merlino.

La sorella dell’uomo che ha confessato l’omicidio di Sharon Verzeni aveva spiegato di aver fatto tutto ciò che si poteva per aiutarlo, ma negli ultimi tempi ne aveva realmente paura.

"Oltre alle denunce, abbiamo provato ad aiutarlo, sostenerlo e indirizzarlo. Ho già detto all’avvocato di riferire alla famiglia di Sharon che mi dispiace molto" ha dichiarato la donna.

Il cambiamento di Moussa Sangare

Awa Sangare è entrata nel dettaglio spiegando quella che più fonti hanno raccontato come una "trasformazione" di Moussa.

Un ragazzo come tanti, così viene descritto: probabilmente rovinato in seguitp dall’uso di droga, e in particolare dopo aver vissuto alcune esperienze all’estero.

"All’inizio era un ragazzo normale, studiava" ha spiegato la sorella. "Non ha finito le scuole e ha iniziato a lavorare. Usciva con gli amici e frequentava il paese e l’oratorio, poi è partito per una serie di viaggi e quando è tornato è cambiato".

La sorella di Sangare minacciata con un coltello

Un Moussa trasformato, poco presente a sé stesso, dal comportamento irrazionale. "Poi abbiamo capito che era per le sostanze che utilizzava in America" ha detto Awa Sangare.

"Io non riuscivo più a gestire la situazione con la mamma in ospedale. Siamo andati dagli assistenti sociali e anche dal sindaco, era aggressivo e violento" ha aggiunto.

Il suo atteggiamento violento, inoltre, non risparmiava neanche le persone più care, e lei stessa ha ammesso di essere stata minacciata da Moussa con un’arma. "Lo aveva fatto con un coltello e dato che ero di schiena, non lo avevo visto, è stata mia mamma ad accorgersene urlando. Lì ho capito che la situazione stava peggiorando" ha ammesso.

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sorella sangare coltello sharon verzeni Fonte foto: ANSA
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