Delitto Avellino, le chat della coppia e il piano di sterminio
Emergono nuovi elementi sul delitto di Avellino e le chat tra i due giovani accusati dell'omicidio di Aldo Gioia
Emergono nuovi elementi su Elena Gioia e Giovanni Limata, i due fidanzati che avevano programmato di uccidere i familiari di lei. Agli agenti della squadra mobile di Avellino, come riporta l’Ansa, Limata avrebbe detto che il piano di sterminare la famiglia (riuscito solo in parte, con l’uccisione del papà Aldo Gioia) sarebbe stato messo a punto da Elena. Davanti al gip, i due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e sono ora agli arresti con l’accusa di omicidio.
Le chat tra Elena e Giovanni
Nel frattempo spuntano le chat che i due si sarebbero scambiati prima dell’efferato omicidio. Come riporta il Corriere della Sera, Elena avrebbe scritto al fidanzato: “Mi manchi, quando li uccidiamo?“. Limata avrebbe quindi risposto: “Venerdì potremmo cercare di stare un po’ insieme”. La ragazza avrebbe quindi insistito: “Sì, ma dobbiamo prima ucciderli”. E lui: “Lo faccio perché li odi tu, io non li odio. Ma dobbiamo essere liberi”.
L’omicidio e la scelta della mamma di Elena
Il padre di Elena, Aldo Gioia, 53 anni, si opponeva alla loro relazione. Soltanto lui è rimasto ucciso da 14 coltellate (e non sette come si era inizialmente appreso), mentre la mamma di Elena e la sorellina si sono salvate dopo aver sentito le urla dell’uomo.
Proprio la mamma di Elena ha scelto di schierarsi dalla parte della figlia. Come riporta il Corriere della Sera, la donna ha spiegato di voler “fare in modo che possa difendersi”, e nonostante abbia pianificato la morte del padre e degli altri componenti della famiglia, ha manifestato l’intenzione di non “lasciare sola” la ragazza.