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DeepSeek bloccato in Italia dal Garante della privacy, i motivi della decisione urgente per i dati italiani

Il Garante della Privacy blocca DeepSeek per dubbi sul trattamento dei dati. Le società cinesi negano di operare nel Paese: parte istruttoria

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Il Garante della Privacy ha disposto, con effetto immediato e in via d’urgenza, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani da parte di DeepSeek, il chatbot sviluppato da due società cinesi. La decisione segue la risposta, ritenuta “insufficiente” da parte delle aziende, che hanno negato di operare in Italia e di non essere soggette alla normativa Ue.

DeepSeek non è accessibile

DeepSeek, un software di intelligenza artificiale progettato per elaborare le conversazioni umane, è stato bloccato in Italia dal Garante per la Privacy.  La decisione è stata presa a seguito di dubbi sulla gestione dei dati personali degli utenti italiani da parte delle società Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence.

Il chatbot, scaricato da milioni di persone nel mondo in pochi giorni, è stato ritenuto “potenzialmente rischioso per la tutela della privacy”.

DeepSeek ItaliaFonte foto: ANSA
App con il logo di DeepSeek accanto all’app di ChatGPT

Le società cinesi coinvolte hanno dichiarato di non operare in Italia e di non essere soggette al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), posizione che l’Autorità italiana non ha ritenuto valida.

La richiesta del Garante

Il 28 gennaio, il Garante aveva inviato una richiesta di chiarimenti alle due società, chiedendo informazioni dettagliate sulla raccolta e il trattamento dei dati personali.

L’Autorità voleva verificare quali dati venissero raccolti, da quali fonti, con quali finalità e su quali basi giuridiche. Inoltre, ha chiesto chiarimenti sulla possibile conservazione di dati su server cinesi e sull’eventuale utilizzo di web scraping per l’addestramento dell’intelligenza artificiale.

Le aziende avevano 20 giorni di tempo per rispondere. La risposta ricevuta è stata considerata insufficiente, spingendo il Garante a prendere un provvedimento immediato per la protezione degli utenti italiani.

Il provvedimento

A seguito delle risposte non valide, il Garante della Privacy ha quindi disposto la limitazione immediata del trattamento dei dati degli utenti italiani da parte di DeepSeek.

Il provvedimento è stato adottato per garantire la tutela della privacy e per valutare possibili violazioni delle norme europee sulla protezione dei dati.

Oltre alla limitazione, è stata aperta un’istruttoria per approfondire la questione. Le società cinesi continuano a sostenere di non essere soggette alla normativa Ue.

deepseek-italia-bloccato-garante-privacy Fonte foto: ANSA
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