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Decreto Sostegni bis, ok del Cdm. Le novità illustrate da Draghi

Il premier Mario Draghi ha illustrato i dettagli del decreto Sostegni bis, dopo l'approvazione in Cdm

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il Consiglio dei ministri, riunitosi in mattinata, ha dato il via libera al decreto Sostegni bis, che introduce alcune novità e garantisce ristori per le attività duramente colpite dalla pandemia di Covid-19. Il premier Mario Draghi, intervenuto in conferenza stampa, ne ha illustrato i dettagli: “È un decreto in parte diverso dal passato, perché guarda al futuro, guarda al Paese che si riapre ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno. Assiste, aiuta”.

Decreto Sostegni bis, cosa cambia per lavoratori e licenziamenti

Il valore complessivo del decreto Sostegni bis è di “circa 40 miliardi, di cui 17 a imprese e professioni, 9 alle imprese per aiuti sul credito, 4 ai lavoratori e alle fasce in difficoltà”, ha aggiunto il premier, “in parte per supplire alla situazione di emergenza, sia per accompagnare i lavoratori in un processo che sarà complicato”.

Come riporta l’Ansa il provvedimento contiene, oltre al pacchetto sui ristori, anche la norma “anti licenziamenti”. Il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, mentre dal primo luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali a patto che non licenzino nessuno.

Decreto Sostegni bis, le novità per i giovani

Spazio anche ai giovani, per i quali “c’è un ampia parte del decreto, in particolare la possibilità di comprare una casa: imposta di registro e mutuo sono state cancellate e questo vale per tutti i giovani, per i meno abbienti, con Isee credo fino a 40mila euro, c’è anche la garanzia dello stato sull’80%” del mutuo”. Il nuovo provvedimento faciliterà quindi l’acquisto di una casa per i più giovani che potranno dunque costruire la propria indipendenza.

Il futuro dopo l’emergenza sanitaria

Quanto al futuro, “se la situazione pandemica continua a migliorare come vediamo attualmente, mi auguro che non ci sarà bisogno di decreti di questo tipo nel corso di quest’anno”, ha detto il premier Draghi, aggiungendo che “il miglior sostegno è la riapertura”.

“Voglio esprimere la mia soddisfazione per la decisione di lunedì scorso sulle riaperture graduali con il rischio calcolato – ha rivendicato il premier – per procedere un po’ alla riapertura del Paese e che è gran parte frutto della campagna vaccinale seguita dal governo”.

Draghi ha quindi elogiato i risultati della campagna vaccinale, grazie alla “sterzata che si è data sulle classi di età per le vaccinazioni. Circa due mesi fa si è data priorità ai soggetti più fragili, due mesi fa la classe tra 70-79 anni era la categoria meno vaccinata tra tute le categorie, oggi siamo all’80%. Questo che vuol dire che è la terza coorte dopo ultra novantenni e ottantenni”.

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