Debora Serracchiani vince la sfida con Madia: rivoluzione nel Pd
Debora Serracchiani ha vinto la sfida contro Marianna Madia ed è stata eletta nuova capogruppo Pd alla Camera
Il Partito Democratico ha una nuova capogruppo alla Camera: si tratta di Debora Serracchiani, che ha vinto la sfida contro Marianna Madia con 66 voti contro 24. A comunicarlo ai deputati dem, come riporta Ansa, è il presidente del seggio elettorale Piero Fassino.
La “scossa” promessa da Enrico Letta, nuovo segretario democratico, è arrivata: “Io faccio il rompighiaccio – aveva detto al Corriere -. Ho scelto di proporre due capigruppo donna, che sono due vertici del Pd. Ma in questi giorni ho dovuto combattere contro le critiche di maschi, bianchi, cinquantenni che mi dicevano: due donne pur che sia? “.
“La situazione del Pd è incrostata di un maschilismo per il rompere il quale c’è bisogno di gesti forti – ha aggiunto Letta -. Quando sono arrivato c’erano undici figure maschili ai vertici. Quando mi hanno chiamato a Parigi per convincermi a fare il segretario ho detto: scegliete piuttosto un segretario donna. C’è bisogno di una cura shock per un sistema anchilosato”.
Sul presunto “putiferio” tra Madia e Serracchiani, “due uomini avrebbero discusso animatamente allo stesso modo – ha sottolineato Letta -. Non è che volano gli stracci perché sono donne. Discutono come avrebbero discusso gli uomini. Madia e Serracchiani sono due persone molto libere, non ascrivibili a correnti. Io avrei usato altri toni”. Al Senato, un’altra donna capogruppo, si tratta di Simona Flavia Malpezzi.
Queste le parole di Serracchiani, alla vigilia dell’elezione della capogruppo, in una lettera inviata ai 90 deputati dem: “C’è da ricostruire un sentimento di appartenenza che sembra essersi smarrito nei rivoli di un individualismo e di un particolarismo esasperato e banale. A questo impegno desidero ispirare, se lo vorrete, il mio lavoro con voi. Perché il nostro lavoro è qui, nel Parlamento della Repubblica, dove dobbiamo trovare il modo di far sentire ciascuno di noi protagonista. Dobbiamo in questo senso allargare la partecipazione, lavorare tutti e consentire a tutti di presentare all’esterno il faticoso lavoro svolto”.